Purtroppo c'era da aspettarselo, e nelle scorse ore è arrivata la lettera da parte di Bruxelles indirizzata al Governo Italiano, con la quale la Commissione Europea chiede chiarimenti in merito all'aumento del debito pubblico italiano, che tra il 2017 e il 2018 è sensibilmente lievitato: si passa infatti dal 131,4% al 132,2% dello scorso anno. La missiva, indirizzata esplicitamente al ministro dell'Economia, Giovanni Tria, è firmata dal vice presidente Valdis Dombrovskis e da Pierre Moscovici, commissario agli affari monetari dell'Unione Europea.
L'Italia ha 48 ore per rispondere
Alla stessa lettera l'Esecutivo giallo-verde ha due giorni per rispondere, e il tutto deve avvenire entro venerdì, questo per fare in modo che la situazione del nostro Paese venga ampiamente discussa, per poi prendere eventualmente la decisione finale nella riunione ministeriale dell'8 - 9 luglio. La situazione, inutile nasconderlo, è molto delicata, in quanto la Commissione, almeno così si apprende dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore, potrebbe decidere di aprire una clamorosa procedura per debito eccessivo. Come si ricorderà nell'autunno dello scorso anno, quindi non tantissimi mesi fa, si era registrata una situazione simile, e un'altra missiva fu inviata da Bruxelles al Governo del nostro Paese: in quell'occasione a firmare la lettera furono Marco Buti, direttore degli affari economici della Commissione e inviata a Alessandro Rivera, sua controparte al Tesoro.
Una volta che i massimi organi economici europei avranno analizzato la risposta del ministero dell'Economia italiano, già mercoledì prossimo, 5 giugno 2019, si potrebbe decidere se procedere per debito eccessivo.
Il Tesoro ha già pronta una risposta
Il nostro Governo comunque non si è fatto trovare impreparato a questa situazione, e avrebbe già pronta una risposta ben precisa da dare a Bruxelles, e l'Esecutivo del "Bel Paese" si augura che gli organi competenti europei in materia economica tengano conto di quanto sarà inviato entro il 31 maggio prossimo.
Fino ad ora lo stesso presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker si è dimostrato abbastanza comprensivo con l'Italia, che intende collaborare al massimo con le istituzioni europee. Al nostro Paese potrebbe essere chiesto, ma questo è ancora tutto da vedere, di fare ancora qualche sacrificio per rimettere a posto i conti ed evitare quindi la procedura per debito eccessivo.
Una situazione che sicuramente non fa bene al Paese, gravato da un altissimo debito pubblico. Staremo a vedere quindi come finirà questa vicenda, e quale sarà la risposta che l'Esecutivo darà a Bruxelles.