L'ESA - Ente Sviluppo Agricolo e la sua precaria situazione sono al centro della nota inviata dai sindacati Ugl, Uilpa ed Fp Cgil e siglata dai rispettivi rappresentanti Francesco Paolo Agnese, Giuseppe Giammanco, Alfonso Farruggia e Gaetano Cassibba all'assessore regionale della Sicilia Edy Bandiera attraverso la quale i sindacati hanno chiesto riscontro in merito ai pesanti ritardi nell'erogazione degli stipendi e degli emolumenti spettanti al personale impiegato sia di ruolo che stagionale.
La posizione dei sindacati
I sindacalisti, puntando il dito contro il mancato pagamento dei creditori dell'Ente, e i relativi aggravi di spesa dovuti al maturare degli interessi legali, nonché contro le numerose inadempienze dell'amministrazione, manifestano con forza la propria posizione di disappunto a riguardo.
A tale proposito, le sigle sindacali, in linea con l'attuazione di una norma già esistente, chiedono l'intervento dell'organo di vigilanza dell'assessorato all'Agricoltura affinché dichiari decaduti sia l'attuale amministrazione che il Consiglio di Amministrazione privo da ben dieci mesi di una figura presidenziale, per poi procedere alla nomina di un commissario straordinario che possa far approvare bilanci e rendiconti arretrati.
La posizione di Farruggia (Uilpa Sicilia)
Ad attribuire la responsabilità di tale situazione alla mancata approvazione sia dei rendiconti 2017 e 2018 che dei bilanci di previsione è il segretario generale Uilpa Sicilia Alfonso Farruggia, sottolineando l'importanza nonché l'obbligatorietà legale di questi strumenti finanziari contemplati dal nostro ordinamento giuridico.
"Una situazione che - secondo quanto afferma Farruggia - genera malcontento e disagi che pesano sui lavoratori del comparto, da tempo preoccupati dalle incertezze determinate dalla burocrazia regionale"
Tra i destinatari della nota anche i vertici del Dipartimento dello Sviluppo rurale e territoriale della Regione Siciliana, il cui comportamento, a detta dei sindacati deplorevole, è caratterizzato da continui rimpalli di responsabilità tra gli assessorati coinvolti, cioè quello dell'Agricoltura e quello dell'Economia, il Collegio dei Revisori e persino la stessa amministrazione dell'Ente, che avrebbero causato l’attuale paralisi degli uffici e i pesanti ritardi nel pagamento degli stipendi.
"Nonostante il clima di incertezza in merito al proprio futuro occupazionale - ha concluso Farruggia - i lavoratori dell'Ente hanno continuato a svolgere il proprio lavoro, al fine di garantire alla collettività regolare servizio ed è intollerabile che vengano considerati lavoratori di serie B quando i loro diritti sono esattamente gli stessi degli altri colleghi regionali".