Secondo il Washington Post l’Italia potrebbe essere costretta ad uscire dalla zona euro a causa delle conseguenze nefaste della crisi economica innescata dalla diffusione della pandemia di Coronavirus. A mettere nero su bianco questa preoccupante previsione è Robert J. Samuelson, editorialista del quotidiano a stelle e strisce.

Il timore del giornalista americano è che il debito pubblico del nostro Paese possa diventare presto insostenibile, rendendo quasi impossibile il salvataggio italiano a causa dell’enorme peso economico tricolore, terzo in Europa solo dopo Francia e Germania.

Samuelson del Washington Post preoccupato: ‘Estremo pericolo per le economie globali’

Il giornalista del Washington Post sottolinea come le economie europea e degli Usa siano attualmente in una situazione di “estremo pericolo” a causa dell’emergenza coronavirus. Ma il rischio che incombe è proprio quello di sottovalutare i pericoli, come ad esempio quello rappresentato da una “crisi globale del debito” che potrebbe essere innescata dall’Europa e che rischierebbe di destabilizzare ulteriormente le economie del pianeta. Insomma, una eventuale crisi del debito potrebbe provocare una recessione economica peggiore di quella della Grande Depressione degli anni ‘30.

Washington Post: crisi di oggi peggiore di quella del 2010-2012

Samuelson cita l’esempio del biennio 2010-2012, quando una crisi del debito sovrano colpì il Vecchio continente, facendo sentire i suoi effetti negativi soprattutto sui Paesi più deboli come Portogallo, Grecia, Spagna, Irlanda e Italia. In quell’occasione la crisi si risolse dopo l’intervento dell’allora presidente della Bce, Mario Draghi, che pronunciò la storica frase “whatever it takes” per combattere la crisi riducendo il debito degli Stati più esposti.

Una soluzione però sparita con l’arrivo della pandemia e la nuova crisi economica. Oggi, infatti, sia l’Europa che gli Usa sono entrati in una “profonda recessione”, nota il ‘columnist’ del Washington Post.

Italia osservato speciale

Insomma, sia i deficit che i debiti pubblici sono saliti vertiginosamente, con l’Italia destinata a raggiungere un deficit del 15% rispetto al Pil, con un debito pubblico destinato a toccare il 180% nel 2020.

Questo debito sarà sostenibile, si domanda Samuelson? Mentre quello della Germania viene considerato da tutti sostenibile, discorso diverso va fatto per Italia e Grecia. “Se non viene organizzato una sorta di salvataggio finanziario - lancia l’allarme l’editorialista del Washington Post - l’Italia, terza economia dell’Ue, potrebbe essere costretta ad uscire dall’euro trascinandosi dietro alcuni Paesi fortemente indebitati”. Difficile però, sottolinea, organizzare il salvataggio dell’Italia per la troppa quantità di denaro che servirebbe. Insomma, conclude, “la posta in gioco è straordinariamente alta”.