Il Decreto Legge 73 del 25 maggio 2021, detto "Decreto Sostegni bis", all'art. 1 commi da 5 a 15, ha previsto la possibilità di richiedere un ulteriore contributo a fondo perduto per le partite IVA che sono state danneggiate dall'emergenza epidemiologica Covid-19 nei primi mesi del 2021.

A chi spetta il contributo a fondo perduto previsto dal DL Sostegni bis

Innanzitutto bisogna precisare che, grazie a quanto disposto dal DL Sostegni bis (aggiornato a luglio 2021), chi ha beneficiato del contributo a fondo perduto previsto dal DL Sostegni (DL 41 del 22 marzo 2021) si è visto accreditare automaticamente a fine giugno un nuovo contributo di importo pari a quello già ricevuto ad aprile.

Chi non ha beneficiato del contributo di aprile può oggi valutare se sia in possesso dei requisiti previsti dal nuovo DL Sostegni bis e presentare quindi istanza per ottenere il nuovo contributo.

In primo luogo, per poter richiedere il contributo occorre essere in possesso di partita iva attiva alla data del 26 maggio 2021, data di entrata in vigore del Decreto Legge, e risultare residenti o stabiliti nel territorio italiano.

In secondo luogo, i ricavi conseguiti nell'anno 2019 non devono essere superiori a 15 milioni di euro (altrimenti non si ha diritto a ricevere il contributo).

In terzo luogo, l'ammontare medio mensile del fatturato conseguito nel periodo fra il 1 aprile 2020 e il 31 marzo 2021 deve risultare inferiore almeno del 30% rispetto all'ammontare medio mensile del fatturato realizzato nel periodo dal 1 aprile 2019 al 31 marzo 2020.

Supponiamo che un professionista o un'impresa abbia emesso fatture nel periodo dal 1 aprile 2020 al 31 marzo 2021 per 10.000 euro e che nel periodo dal 1 aprile 2019 al 31 marzo 2020 avesse emesso fatture per 20.000 euro. In questo caso il requisito del calo è ampiamente soddisfatto, essendo almeno pari al 30%. Il contribuente a questo punto, se ha partita iva attiva, risulta residente in Italia e i suoi ricavi non hanno superato i 15 milioni di euro nel 2019, può richiedere il contributo a fondo perduto.

Il requisito del calo di fatturato deve sempre essere soddisfatto: se il contribuente ha avviato la sua attività nel 2020 non avrà quindi diritto ad alcun contributo in virtù del Decreto Sostegni bis (presumibilmente però dovrebbe aver beneficiato del contributo automatico previsto dal DL Sostegni, se ne aveva fatto richiesta).

A quanto ammonta il contributo a fondo perduto

Se i ricavi del 2019 non hanno superato i 100.000 euro, l'ammontare del contributo è pari al 90% della differenza tra l'importo della media mensile del fatturato conseguito fra il 1 aprile 2020 e il 31 marzo 2021 e l'importo della media mensile del fatturato realizzato fra il 1 aprile 2019 e il 31 marzo 2020.

Seguendo l'esempio precedente, il fatturato dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 è stato pari a 10.000 euro, quindi la media mensile è stata pari a 833,34 euro. Il fatturato dal 1 aprile 2019 al 31 marzo 2020 è stato invece pari a 20.000 euro nel nostro esempio, quindi la media mensile era pari a 1.666,67. La differenza fra 1.666,67 euro e 833,34 euro è di 833,33 euro, quindi il contributo spettante in questo caso sarà di 750 euro.

Se i ricavi del 2019 risultano superiori a 100.000 euro, si applicano percentuali inferiori (ad esempio il 70% per ricavi 2019 superiori a 100.000 euro ma inferiori a 400.000 euro).

Come si compila la domanda per il contributo a fondo perduto

La compilazione della domanda per ricevere il contributo è abbastanza complicata e un errore nella compilazione può pregiudicare l'ottenimento del contributo.

In primo luogo viene richiesto l'ammontare medio mensile del fatturato relativo al periodo dal 1 aprile 2020 al 31 marzo 2021 e l'ammontare medio mensile del periodo dal 1 aprile 2019 al 31 marzo 2020, come abbiamo visto nel nostro esempio.

Successivamente al contribuente viene richiesto di autocertificare tutti i contributi eventualmente percepiti in relazione all'emergenza epidemiologica.

La domanda contiene un elenco molto lungo di riferimenti normativi da valutare con attenzione.

Infine al contribuente viene richiesto di scegliere fra l'erogazione diretta sul proprio conto corrente oppure la fruizione di un credito di imposta di importo pari al contributo. Se si vuole ricevere il contributo direttamente in accredito sul proprio conto corrente, è importante indicare correttamente il proprio codice IBAN e indicare un conto corrente che sia intestato al titolare della partita iva che sta richiedendo il contributo.

Entro quando va presentata la domanda per il contributo a fondo perduto

Le domande vanno presentate entro il 2 settembre 2021 tramite la propria area riservata di Fisconline.

Per accedere a Fisconline occorre essere in possesso delle credenziali di accesso fornite direttamente dall'Agenzia delle Entrate, oppure avere a disposizione lo SPID, la carta di identità elettronica oppure la smart card, o firma digitale.

In alternativa, è sempre possibile delegare un intermediario abilitato alla trasmissione telematica della richiesta.