Il governo corre ai ripari per sbloccare la situazione di stallo della cessione dei crediti di imposta dei bonus edilizi e del superbonus 110%. Dall'incontro dell'esecutivo con la Commissione attività produttive della Camera del 13 giugno, sono state delineate le novità da inserire in sede di conversione del decreto legge "Aiuti" per allungare la possibilità di cessione dei bonus anche oltre l'anno.

Si procederà, dunque, nella direzione di dare più tempo agli istituti bancari e ai creditori dei bonus per le compensazioni, evitando alle banche la situazione di esaurimento annuale nell'acquisto dei crediti stessi.

Situazione che si sta verificando proprio in questi giorni con le banche impossibilitate ad accettare nuove pratiche di cessione dei bonus anche su operazioni già accettate in precedenza.

Intanto restano in piedi anche le altre possibili novità relative all'emissione di Buoni Poliennali del Tesoro (Btp) sull'acquisto di crediti di imposta, e alla proroga al 31 ottobre 2022 del raggiungimento del 30% di stato di avanzamento dei lavori (Sal) ai fini del bonus su villette e unità abitative unifamiliari.

Superbonus, quale soluzione all'esaurimento del plafond dei crediti di imposta?

In vista della conversione del decreto, dunque, potrebbero esserci spiragli per le banche di sbloccare i circa cinque miliardi di euro di crediti di imposta derivanti dai bonus edilizi e dal superbonus 110% attualmente bloccati nella piattaforma dell'Agenzia delle entrate.

È quanto prevede Martina Nardi, presidente della Commissione attività produttive alla Camera che conferma la possibilità di riapertura, a breve, delle operazioni di cessione dei crediti di imposta per dare respiro alle banche e ai creditori. Esaurite, inoltre, le risorse stanziate dal governo per le operazioni del superbonus 110% (33 miliardi di euro), la presidente conferma che il governo dovrà ragionare su uno scenario successivo dei bonus edilizi.

Bonus edilizi, più tempo alle banche per la compensazione dei crediti di imposta del 2021

Il nodo dell'esaurimento del plafond di 33 miliardi di euro stanziati per il superbonus potrebbe avere una soluzione nell'eliminazione del vincolo annuale di compensazione dei crediti di imposta acquisiti con le imposte da versare, concedendo dunque alle banche più tempo per arrivare alle compensazioni.

La fruizione del credito di imposta avrebbe un arco temporale maggiore dell'anno. Nell'emendamento presentato al decreto legge "Aiuti" in sede di conversione si legge, infatti, che "si consente, per le spese sostenute nell'anno 2021, di utilizzare anche negli anni susseguenti la quota di credito di imposta non fruita entro la fine dell'anno 2022".

Ciò consentirebbe di avere un anno in più per procedere a spalmare i crediti di imposta dei bonus e superbonus edilizi non fruiti durante l'anno e far ripartire le acquisizioni che attualmente risultano bloccate.

Superbonus 110%, tra le novità in arrivo anche l'emissione di Btp sui crediti e la proroga di villette unifamiliari

Sul tavolo del governo c'è anche un'altra modifica al testo del decreto "Aiuti" sui crediti dei bonus edilizi e dei superbonus 110%.

Infatti, per sbloccare l'eccessivo numero di richieste provenienti dai settori bancari e assicurativi, si procederebbe alla compensazione dei crediti mediante l'emissione di Buoni del Tesoro Poliennali (Btp).

Questa possibilità riguarderebbe i soli crediti oggetto di compravendita a decorrere dal 1° gennaio 2022 e l'emissione dei Btp dovrebbe avere scadenza di almeno 10 anni. Tra le altre novità attese dalla conversione del decreto rientra anche la proroga dello stato di avanzamento dei lavori (Sal) al 30% al 31 ottobre 2022 relativo alle villette e alle unità immobiliari unifamiliari.