I recenti avvenimenti internazionali hanno portando alla ribalta l’argomento delle terre rare: basta vedere l’interesse del presidente statunitense Donald Trump a esortare l’Ucraina a un accordo che prevede il pagamento in Terre rare dell’impegno USA per riportare la pace su quel territorio. Seppur in piccola misura le terre rare sono presenti anche sul territorio italiano, principalmente in Sardegna ma anche in altre regioni.
Le terre rare in Italia
L’estrazione delle terre rare in Italia è ancora poco sviluppata, ma sono attualmente in corso degli studi di strategie per sfruttare i pochi giacimenti presenti.
I principali giacimenti italiani si riscontrano in Sardegna. Tra i vari siti riveste particolare rilevanza la miniera di fluorite di Genna Tres Montis, nel sud della regione, attualmente non in piena produzione per dei lavori di ristrutturazione che non appena finiti la faranno rientrare tra le più importanti a livello Europeo. Il potenziale della Sardegna si amplia nella miniera del Silius e in altri siti per importanti elementi come il tungsteno, il cobalto, l'arsenico, il nickel e l'antimonio.
In altre regioni sono presenti siti minerari di indubbio interesse, come ad esempio in Calabria, Sicilia, Piemonte e Toscana, ma anche in Lazio e Liguria.
In totale sono 76 le miniere attive, ma esistono tanti siti potenziali di materie critiche, quasi dimenticati, come le 91 piccole miniere di fluorite tra il Trentino, l’area bresciana e bergamasca e altri di rame, tungsteno e titanio, principalmente nel nord Italia.
L'utilizzo nei vari settori economici
Conosciuti anche con il termine REE (Rare Earth Elements) si tratta di 17 elementi chimici essenziali per l’industria, caratterizzati da particolari proprietà magnetiche e conduttive. Queste proprietà li rendono indispensabili per i settori tecnologici, elettronici, militari e per il settore delle energie rinnovabili.
Ad esempio in elettronica (tablet, fibre ottiche, schermi e televisori a led, smartphone), nella difesa militare (radar, missili, visori notturni), nella medicina (laser chirurgici, risonanza magnetica), energie rinnovabili (batterie per auto elettriche, pannelli fotovoltaici)
Per quanto vengano definiti tali, nella realtà non sono elementi così rari, il vero problema è il costo estremamente elevato dei processi di estrazione e raffinazione oltre la difficoltà di trovarli in una concentrazione tale da giustificarne i costi d’estrazione.
L'elenco delle terre rare
Scoperte nella quasi totalità tra il 1839 e il 1900, le terre rare sono:
- Scandio
- Ittrio
- Lantanio
- Cerio
- Praseodimio
- Neodimio
- Promezio
- Samario
- Europio
- Gadolinio
- Terbio
- Disprosio
- Olmio
- Erbio
- Tulio
- Itterbio
- Lutezio
L’Ucraina possiede circa 2,6 miliardi di tonnellate di terre rare, principalmente distribuite nel Donbass, nella regione di Azov (giacimenti ancora non sfruttati che le stime indicano di molto superiori ai quantitativi disponibili nei principali giacimenti del Nord America), Zhytomyr e nel Kirovohrad. Ecco quindi spiegato l’interesse per quelle paese da parte della Russia e degli USA.