La Svezia pare aver paura della guerra e per tale motivo a breve avrà modo di consegnare a ciascun cittadino un libretto delle istruzioni per non farsi sopraffare da un disastro, nucleare o meno che sia: preoccupazioni rivolte chiaramente alla Russia. Il titolo del manuale è ‘Om kriget kommer’, tradotto in italiano ‘Se arriva la guerra’, già consegnato nel passato, ovvero nel 1961. Da li l'oblio, poichè il Governo svedese considerò il libretto praticamente inutile smettendo di produrlo subito dopo la fine della Guerra Fredda.

La trovata degli svedesi

La paura di attacchi terroristici sembra però essere tornata, di pari passo con le preoccupazioni del Governo. A mettere in subbuglio la tranquillità della Svezia c'è chiaramente la Russia che a partire dal 2014, con l'annessione della Crimea, ha effettuato una serie di incursioni nel territorio svedese con aerei e sottomarini, evidentemente un campanello d'allarme che ha messo in apprensione gli svedesi.

Cosi, la Swedish Civil Contingencies Agency, l’agenzia statale per le emergenze civili, ha l'intenzione di avvisare e mettere in guardia tutti i cittadini sulle possibili conseguenze, ma anche sugli accorgimenti da prendere, per non farsi sopraffare e dunque sopravvivere alla guerra.

Sono diversi i consigli da riferire agli svedesi, in particolare la brochure contiene spiegazioni su come assicurarsi beni di prima necessità, fra i quali alimenti ed acqua, passando per le metodologie per riscaldarsi, concludendo con una serie di altri generali consigli in merito ad attacchi informatici e terroristici. Tenere i cittadini informati sugli accorgimenti da prendere in caso di catastrofe può apparire buffo, ma potrebbe invece rivelarsi un valido approccio per preparare mentalmente gli abitanti al peggio, con la speranza chiaramente che tali eventi non si verifichino mai.

Il pensiero della Difesa

‘Tutta la società deve essere preparata alla guerra, non solo i militari’: questa la dichiarazione Christina Andersson, a capo del progetto dell’Agenzia per le emergenze civili.

Nonostante da 25 anni non si parli più di allerta o difesa, poiché la pace ha avuto la meglio, sembra essere arrivato il momento di drizzare le antenne cercando anche di rinforzare le basi militari che, per far spazio ad altre opere commerciali o meno, sono state distrutte poiché ritenute inutili considerato il periodo di tranquillità nel quale si trovava la Svezia.

Come detto all'inizio però, dal 2014 le carte in tavola sono cambiate: con la Crimea annessa alla Russia l'allarme potrebbe essere tornato, pertanto i cittadini devono essere informati, poiché quello che 5 anni fa sembrava essere essere un brutto ricordo da qualche anno è diventata una concreta possibilità, almeno cosi la pensa l'Istituto Svedese per gli Affari Internazionali e il suo portavoce Martin Kragh.