Resto al Sud, pubblicati i chiarimenti con una circolare attuativa del 29 dicembre 2017, pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Resto al Sud è il nuovo strumento per gli giovani del mezzogiorno, gestita da Invitalia, l'agenzia che in passato ha gestito anche il più famoso ex "Prestito d'Onore", ed è finalizzata a incentivare gli under 35 a intraprendere nuove attività imprenditoriali nelle regioni del Sud Italia.
Resto al Sud: sono stati chiariti i requisiti di ammissione all'agevolazione
Il primo punto chiarificatore è chi erogherà i finanziamenti. Erano trapelate varie indiscrezioni, ma infine la soluzione più logica ha prevalso, La Banca per il Mezzogiorno - Medio Credito Centrale (che dal 7 agosto 2017, è interamente partecipato da Invitalia, dopo acquisizione delle quote detenute da Poste Italiane) effettuerà l'erogazione del finanziamento.
Per quanto riguarda i beneficiari, cioè neo imprenditori che non hanno compiuto i 36 anni di età, che intendono avviare una iniziativa imprenditoriale nelle regioni ex Obiettivo 1 (Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Molise, Abruzzo, Sardegna e Sicilia). I richiedenti dovranno predisporre un business plan dell attività imprenditoriali nei settori dell'industria, nella produzione artigianale, pesca, nell'acquacoltura o nella fornitura di servizi a persone o cose, compresi i servizi turistici.Sono esclusi sia le attività professionali che quelle commerciali. La residenza non è un prerequisito poichè è sufficiente trasferirla entro 60 giorni dalla comunicazione di accoglimento della richiesta.Gli investimenti ammessi, riguardano le opere murarie nel limite del 30%; I macchinari, impianti ed attrezzature nonché software e servizi di telecomunicazioni.
Il contributo prevede un investimento massimo di 50.000,00 euro , con una parte a fondo perduto pari al 35 % e la restante parte coiè il 65% con mutuo a tasso 0. Il rimborso è previsto in 8 anni a partire dal terzo anno (2 anni di pre-ammortamento) Nel caso in cui la richiesta sia presentata da più persone, costituiti o costituendi in società, l'importo pro capite è moltiplicabile per il numero dei soci.
In questo totale ci rientano anche il capitale circolante per un max 20% della spesa e le spese di gestione.
Le richieste, sono presentabili esclusivamente online con click day previsto per la mattina di lunedì 15 gennaio 2018.
Le valutazioni avverranno in base all'ordine cronologico di arrivo.Considerata comunque la disponibilità di fondi, non sembra essere fondamentale accapigliarsi sul click, cioè sull'ordine cronologico di invio, bensì sulla reale fattibilità del business plan.
In passato infatti, misure simili a questa, hanno miseramente fallito il loro obiettivo primario anche per la poca attendibilità e conseguentemente per la scarsa capacità di valutazione dei progetti. Da questo punto di vista è comprensibile l'esclusione delle attività commerciali, che fondano il loro business più sul magazzino che sull'impiego di mezzi e strumenti. Un po' meno si comprende l'esclusione dei liberi professionisti che invece sono quelli che più hanno utilizzato in modo appropriato i precedenti strumenti agevolativi.