In un rapporto di Cittadinanzattiva pubblicato l'estate scorsa veniva scritto che metà delle scuole italiane era a rischio crollo. L'allarme lanciato dall'organizzazione giungeva tardivo in molte regioni e già sul finire della scorsa primavera cominciavano a verificarsi i primi cedimenti strutturali che vedevano protagoniste le scuole italiane. Dalle pagine del Tirreno, quotidiano locale tra i più diffusi in Toscana, un servizio giornalistico illustra un bollettino che sembra più la cronaca dei danni provocati da un terremoto che ha coinvolto tutte le province della regione.
Alla De Amicis di Pieve a Nievole (PT), a distanza di appena cinque mesi dal caso di Lucca dove alla primaria Nave veniva giù l'intonaco del porticato d'ingresso della Scuola, un pezzo di grondaia veniva giù dal tetto trascinando dietro calcinacci grossi come pietre.
La sequenza dei crolli nelle scuole toscane
La successione di crolli e cedimenti strutturali nelle scuole toscane, oltre al caso della elementare De Amicis di Pieve a Nievole che era in attesa degli ultimi adempimenti burocratici per dar luogo alla ristrutturazione già programmata, iniziava a Lucca come poc'anzi descritto. In provincia di Carrara i primi crolli si sono verificati il 15 giugno scorso. Il fatto è accaduto all'asilo Roccatagliata.
Grazie al cielo non si è avuto nessun ferito perché sfruttando il tiepido sole del primo pomeriggio, nel momento cioè del crollo del soffitto del salone comune, i bimbi erano fuori in giardino. Nella provincia di Livorno i casi di crolli si erano manifestati a Cecina lo scorso 4 giugno. All'asilo Pollicino si staccava un grosso blocco di cemento durante la notte.
Il 14 settembre altro episodio di crollo di un soffitto a Certaldo, nelle vicinanze di Empoli. Il giorno successivo si registrava un altro episodio di cedimento strutturale alla scuola primaria Parmini di Pisa dove parti di intonaco sono venute giù dai muri. Lo scorso 13 ottobre a Castagneto Carducci cadeva un controsoffitto a causa del cedimento di una trave, mentre il 2 ottobre è stata tanta la paura per il crollo del soffitto in una scuola di Massa Carrara.
Nell'aula dove è avvenuto il cedimento era in pieno svolgimento una lezione e un'alunna è stata ferita in modo fortunatamente non grave.
60 milioni per l'emergenza
La riforma scolastica Renzi Giannini, pesantemente criticata dalle organizzazioni sindacali per le forti discriminazioni in essa contenute in ordine ai criteri di assunzioni dei docenti, ha stanziato 200 milioni di euro per il rifacimento dell'edilizia scolastica. Alla luce dell'aumento di casi di cedimenti strutturali verificatisi a partire dalla scorsa primavera, torna adesso pesantemente in discussione l'ammontare necessario delle risorse per riattare gli edifici scolastici. Intanto si comincia subito con i 50 milioni stanziati per il 2015, come pubblicato in Gazzetta Ufficiale con delibera dello scorso 6 agosto. Altri 10 milioni saranno erogati dal Fondo Sviluppo e Coesione per il 2016 nell'ambito dell'iniziativa #scuolebelle.