Buoni fruttiferi e libretti postali. Sono questi gli strumenti di investimento più gettonati da parte di chi affida i propri risparmi al Gruppo Poste Italiane e di conseguenza al soggetto emittente rappresentato dalla società pubblica Cassa depositi e prestiti. Questo è quanto emerso dai dati forniti da Poste Italiane che ha messo in risalto, tra l'altro, come il risparmio amministrato sia aumentato attestandosi a 459 miliardi di euro. Nonostante lo scenario difficile a livello economico e finanziario degli ultimi anni, la propensione al risparmio degli italiani non è cambiata, anzi è aumentata rendendo Poste Italiane una vera e propria 'cassaforte sicura' anche in ragione della facilità con cui è possibile sottoscrivere un Buono fruttifero nella forma 'dematerializzata', con taglio minimo da 250 euro o multipli, oppure nella classica modalità cartacea con importo minimo di 50 euro e multipli.

Per investire in Buoni Fruttiferi non servono quindi grosse somme a fronte del vantaggio di zero spese di emissione dei titoli così come non sono previsti costi applicati per la gestione e per l'incasso. Inoltre, non sono applicati bolli per Buoni Fruttiferi il cui controvalore di rimborso non supera la soglia dei 5 mila euro.

I Buoni Fruttiferi sono inoltre apprezzati anche per due ragioni che sono di non poco conto: la prima è rappresentata dalla garanzia statale di restituzione del capitale investito; la seconda ragione, che è anche un vantaggio rispetto ad altre forme di investimento più complesse, è rappresentata dal fatto che in ogni momento, prima della scadenza, il sottoscrittore dei Buoni Fruttiferi può chiedere il rimborso del capitale più gli interessi fino a quel momento maturati.

Rispetto al passato, inoltre, sono tante le tipologie di Buoni Fruttiferi tra cui poter scegliere con durate a breve, medio e lungo termine, dai Buoni 'Ordinari' ai Bfp Diciottomesi e passando per i Buoni Fruttiferi 'Indicizzati all'inflazione italiana', i Buoni 'BFP3x4' e quelli 'Dedicati ai minori di età'.