Al via un nuovo bando per l'assegnazione di fari abbandonati di proprietà dello Stato: si tratta di 20 strutture in tutta Italia che saranno affidate in concessione a privati per un periodo di cinquant'anni, all'interno del progetto denominato «Valore Paese Fari», messo in campo dall'Agenzia del Demanio, in collaborazione con il Ministero della Difesa, allo scopo di valorizzare tali edifici storici di simbolica importanza e sottrarli al degrado che ormai da anni li vede quasi completamente abbandonati a seguito dell'inutilizzo derivante dalla sostituzione con nuovi metodi di segnalazione marittima.
Verso una riqualificazione delle strutture
A partire dagli anni cinquanta-sessanta in poi infatti lo Stato ha via via chiuso quasi tutte le strutture in Italia, che precedentemente venivano affidate ad un dipendente della Marina Militare che ci andava ad abitare con tutta la famiglia e che aveva il compito di provvedere allamanutenzione del faro nonchè alla sorveglianza e all'accertamento che i sistemi di segnalazione fossero funzionanti. Questa volta il Demanio cederà in concessione ben venti fari sparsi per l'Italia.
Lo scorso bando è stato pubblicato l'anno scorso, sempre all'intero del progetto «Valore Paese Fari» e i fari che cercavano padrone erano undici. Poche settimane fa è uscita la graduatoria di assegnazione consultabile sul sito dell'Agenzia del Demanio.
Ma vediamo quali sono i nuovi venti fari che verranno affidati in concessione: Ce ne sono uno in Calabria, in provincia di Crotone, quattro in Puglia (3 in provincia di Taranto e uno in provincia di Foggia), due sono in Toscana (in provincia di Grosseto e uno all'Isola d'Elba in provincia di Livorno), ben dieci in Sicilia (tra le province di Catania, Messina, Trapani e Palermo), uno in Campania (in provincia di Salerno), uno in Emilia Romagna, sul Po, e uno in Veneto, in provincia di Venezia. L'elenco completo è consultabile sul sito Valore Paese Fari dell'Agenzia del Demanio.Per ulteriori informazioni si dovrà attendere iprimi giorni di settembre.