Pensioni, lavoro, disoccupazione: tre temi profondamente legati tra loro sui quali milioni di giovani, over 50/60 e lavoratori attendono risposte e soluzioni. Attraverso le dichiarazioni dei massimi rappresentanti istituzionali, proviamo a fare il punto su questi delicati argomenti.

Pensioni novità maggio 2014: il punto di vista dei Ministri Madia e Poletti sugli esodati, i Quota 96, i prepensionamenti, i lavoratori precoci e i lavori usuranti

Capitolo esodati e Quota 96. Dopo una lunghissima attesa, finalmente il 7 maggio 2014 si apre un tavolo tecnico dedicato alla questione esodati a cui prenderanno parte per la prima volta congiuntamente i Ministeri del Lavoro, dell'Economia, i vertici dell'Inps e le Commissioni lavoro di Camera e Senato: "In questo modo - commenta il Presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano - si eviteranno rimandi e scarichi di responsabilità, soprattutto quando si tratterà di trovare le coperture finanziarie, se si vorrà trovare una soluzione definitiva al problema.

Ormai non c'è più tempo da perdere. Anche per il Premier Matteo Renzi è giunto il momento di assumere questo tema tra le priorità dell'azione di Governo".

C'è poi il caso dei Quota 96. Rispondendo alle domande rivolte dai parlamentari della VII Commissione cultura il Ministro dell'Istruzione Giannini ha dichiarato di recente che la questione è di natura legislativa e non politica in virtù dell' "applicazione di una legge (la Riforma Fornero) che non aveva visto la particolarità della scuola". In merito, il Ministro ritiene che il caso quota 96 non rappresenti una "battaglia primaria" ma intende comunque "rimediare sfruttando le risorse disponibili". Una risposta definitiva da parte del Governo è attesa entro il 15 giugno 2014 ma diversi osservatori temono che il problema possa trascinarsi a lungo ben oltre settembre 2014.

Capitolo prepensionamenti. Il Ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia è ritornata in questi giorni a parlare dei prepensionamenti, della staffetta generazionale tra gli statali e dei relativi costi di realizzazione: "Una parte - ha dichiarato il Ministro - sarà a costo zero, e mi riferisco all'abrogazione di trattenuta in servizio.

Questa misura libererà fino a 15mila posti in più. Poi ci sarà l'esonero, la possibilità di andarsene prima: ma sia chiaro non stiamo parlando di scivoli o baby pensionati, si tratterà di anticipi di sei mesi al massimo. Infine, se serviranno, ci saranno prepensionamenti in deroga alla Fornero". Il tutto dovrebbe essere sostenuto con una spesa contenuta come precisato dal Ministro.

Il punto di vista del Ministro del Lavoro. Poletti ha rispolverato una vecchia idea del suo predecessore Giovannini: pensionare, con l'ok delle aziende, quei lavoratori a cui manca un anno al conseguimento dei contributi (66 anni di età o 42 di contributi). Come? L'azienda X oppure il datore di lavoro, ad esempio, ti paga i 12 mesi di contribuzione rimanenti. Mentre il neo pensionato restituirà l'anticipo, senza interessi, negli anni rinunciando a qualche decina di euro al mese sulla pensione. Secondo le stime, questa ipotesi potrebbe riguardare circa 150mila lavoratori e per lo Stato i costi sarebbero pari a zero.

Pensioni requisiti 2014/ 2015: donne e uomini, pensione anticipata (anzianità) e di vecchiaia

Prima abbiamo parlato di proposte, ipotesi e dichiarazioni che seppur ufficiali, al momento non hanno alcun valore a parte quello di riempire qualche pagina di giornale.

Ora invece soffermiamoci su dei dati certi e spietati. Dal 1°gennaio 2014 infatti sono necessari dei nuovi requisiti per andare in pensione. Scopriamoli insieme:

Pensione anticipata (anzianità): Occorrono 41 anni e 6 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 6 mesi per gli uomini. Dal 2016 si prevede un ulteriore rialzo.

Pensione di vecchiaia:

Sesso

Settore/Categoria

Requisiti/Età

Donna

Privato

63 anni e 9 mesi

Donna

Lavoratrici autonome iscritte alla gestione separata

64 anni e 9 mesi

Donna

Pubblico

66 anni e 3 mesi

Uomo

Pubblico

66 anni e 3 mesi

Uomo

Privato

66 anni e 3 mesi

Le noie non finiscono qui.

I nostri lettori sanno benissimo che i requisiti pensionistici variano in base al sistema di calcolo che può essere contributivo, retributivo e misto. Pertanto vista la complessità e la specificità della materia, si suggerisce di rivolgersi al proprio consulente o ente pensionistico oppure provare col "fai da te": una valutazione approssimativa può essere effettuata con i calcolatori on line di Repubblica e de Il Sole 24 Ore.