Giungono importanti novità in merito al caso pensioni Quota 96 Scuola; dopo la tensione dei giorni scorsi con l’attacco frontale di Marzana (M5S) a Poletti -‘Lascia senza parole l’impreparazione del ministro sull’argomento’-, appena 24 ore fa sono giunte le dichiarazioni del presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, che ha per l’ennesima volta incitato il governo ad intervenire per risolvere tanto la situazione degli esodati quanto quella dei Quota 96 della Scuola (‘Non si può più attendere, bisogna agire’).



Eccezion fatta per i recenti attacchi lanciati al ministro Giannini dal presidente della Commissione Bilancio Boccia (‘Ministro, batta un colpo!’) e dal vicepresidente del medesimo organo Barbara Saltamartini (‘Il ministro si faccia sentire con più determinazione’), sul fronte istituzionale tutto tace, con il governo a non aver sin qui risposto a nessuna delle sollecitazioni pervenutegli.





L’ultima importante presa di posizione in merito al caso Pensioni Quota 96 Scuola è stata quella del ministro Giannini, che intervistata qualche giorno fa da Quaotidiano.net ha ribadito ‘che i conteggi sono stati fatti’ e ‘che la soluzione arriverà a breve’. Simili dichiarazioni giungono da mesi ai diretti interessati senza che ne venga poi fuori nulla di concreto, ecco che il movimento va allestendo una due giorni di meeting, presidi e incontri istituzionali, il primo dei quali si terrà domani, giovedì 15 maggio, presso Montecitorio.



Per quel che concerne il caso pensioni Quota 96 Scuola l’unica data istituzionale certa rimane a questo punto quella del 15 giugno, deadline entro la quale il governo dovrà riferire riguardo al reperimento delle risorse economiche pro pensionamento della categoria.



Pensioni Quota 96 Scuola: appuntamento a Montecitorio



Come accennato in apertura, al sostanziale immobilismo delle istituzioni fa da contraltare l’attivismo dei diretti interessati, 4.000 docenti più che mai decisi a non far calare il silenzio in merito al caso pensioni Quota 96 Scuola; per domani, giorno 15 maggio, è infatti previsto un incontro con alcuni parlamentari a Montecitorio, con un primo meeting condotto con i deputati del M5S e una successiva conferenza stampa organizzata con SEL per le ore 11.30.



Il calendario di manifestazioni e proteste prevede poi un nuovo appuntamento dopodomani, venerdì 16 maggio, quando verrà allestito un presidio in Piazza Montecitorio.



Proteste e manifestazioni rappresentano al momento l’unico concreto strumento in mano alla categoria per non far scemare l’attenzione in merito al caso pensioni Quota 96 Scuola, una vicenda che nell’auspicio di tutti deve concludersi con il via libera al pensionamento con decorrenza a partire dal primo settembre 2014. In gioco non c’è solo l’onorabilità dei 4.000 Quota 96 della Scuola ma anche quella dello stesso Stato Italiano, chiamato a tutelare un diritto sin qui offeso e mortificato dall’errore compiuto da un ministro della Repubblica Italiana.



Il movimento dei Quota 96 ha inoltre messo a disposizione un indirizzo Poste pay per chiunque volesse contribuire a finanziarie le iniziative e manifestazioni prodotte in questi giorni; gli estremi per effettuare l’eventuale versamento sono rintracciabili sul blog ufficiale del movimento oppure sulla pagina Facebook.