Per Esodati e Quota 96 si riaccende la speranza: lunedì 23 giugno arriverà in aula il ddl e si discuterà sulla salvaguardia. Nell'ambito della riforma pensioni 2014, invece, le novità per ora sembrano sfumate: non si conosce ancora il testo di riforma della P.A., né i particolari sulle assunzioni e sul turnover.

Sebbene siano settimane in fibrillazione e molto movimentate per il governo, alcuni piccoli avanzamenti sono stati fatti, soprattutto per le categorie più trascurate: appunto Quota 96 della scuola ed Esodati salvaguardati per i quali sarà discussa tra pochi giorni alla Camera, la proposta avanzata da Cesare Damiano, trovando così conferma la promessa fatta dal ministro Poletti sulla priorità della salvaguardia all'indomani delle elezioni europee.

Dopo la famigerata legge Fornero, è giunto finalmente il momento per quanti, tra insegnanti e personale Ata, hanno perso il diritto al trattamento pensionistico per un errore contenuto proprio nella riforma Fornero, mai corretta. Così come, i nuovi requisiti introdotti dal governo Monti e mai riformati dai vari governi succedutisi negli ultimi anni, hanno solo prodotto un numero cospicuo di esodati.

Infine, per ciò che concerne la P.A. (pubblica amministrazione), pare essere andata in fumo l'eventualità per i dipendenti con un'età di 57 anni e 35 di contribuzione maturata di accedere alla pensione c.d. contributiva. Il ministro Madia, infatti, ha annunciato di aver eliminato questa possibilità.

Ad ogni buon conto, al momento non si hanno notizie più precise e bisognerà attendere la diffusione del testo di riforma della pubblica amministrazione. Una cosa precisa il ministro Madia sul turnover: 15 mila nuovi ingressi (per i giovani) potrebbero entrare a far parte dell'organico della P.A., ma sarà necessario mantenere gli equilibri nel personale, garantendo l'uscita dello stesso numero di dipendenti ormai prossimi alla pensione.