Il nuovo contratto della Scuola, secondo la proposta di legge avanzata dal ministro dell'istruzione Stefania Giannini e dal sottosegretario Roberto Reggi, promette di portare una vera e propria rivoluzione in ambito scolastico. L'intervista rilasciata da Reggi al quotidiano 'La Repubblica' fa menzione, in modo particolare, dell'eliminazione immediata delle Graduatorie d'Istituto: come mai avverrà questo?
Scuola, Miur, docenti precari: governo Renzi vuole eliminare le Graduatorie d'Istituto
Potrebbe essere davvero l'ultimo anno di vita delle Graduatorie d'Istituto?
Ancora non ci è dato di saperlo con esattezza, ma non si può negare che esistano i presupposti perchè tutto ciò avvenga. Le parole di Reggi sono state chiare: addio supplenze brevi, visto che tra i nuovi compiti dei docenti (inclusi nell'aumento delle ore di lavoro) troviamo anche la copertura delle supplenze brevi che, naturalmente, non saranno retribuite a parte.
A quali conseguenze porterà tutto ciò? Innanzitutto ad una ragguardevole diminuzione di possibilità di lavoro per i precari che risultano iscritti alle Graduatorie. L'obiettivo del governo sarebbe quello di eliminare le Graduatorie entro un periodo di otto anni, all'insegna del tanto ventilato 'ricambio generazionale': si prevede un turn over per circa 40mila docenti, seguito da un ingresso a regime delle lauree magistrali accompagnato da un tirocinio e dall'esame di abilitazione. Infine, si potrà accedere all'insegnamento solo attraverso i concorsi.
Ancora è presto per determinare i tempi di 'sparizione' delle Graduatorie d'Istituto, ma è chiaro che per i precari si prospettano scenari inquietanti: le loro speranze di trovare finalmente una cattedra si allontaneranno ancora di più?
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