Era atteso per oggi, 5 agosto 2014, l'incontro tra l'amministrazione centrale e i sindacati per la determinazione della divisione degli oltre trentatremila posti ad immissione in ruolo per il prossimo anno scolastico 2014/2015, ma l'incontro è stato spostato a giovedì 7 agosto 2014. Ricordiamo che saranno 33.380 i posti ad immissione in ruolo per l'anno scolastico 2014/2015 autorizzate dal Ministero dell'Economia, dei quali 15.439 saranno destinate all'assunzione di docenti su posti comuni, 13.342 alle immissioni in ruolo di docenti di sostegno ai portatori di handicap e 4.599 i posti destinati al personale Ata (ausiliari, tecnici ed amministrativi).

La richiesta del Miur era stata ben maggiore: 52.010 unità di personale docente ed Ata. In tal modo, per i docenti su posti comune, sarebbero rimasti liberi 15.439 posti per i pensionamenti ed altri 14.313 posti vacanti, oltre ai posti liberi per il sostegno fissati in 13.342 unità, gli unici per i quali sarà assicurata la copertura totale. Per quanto riguarda il personale Ata, i posti liberi risultano essere 4.599 per le cessazioni, ai quali vanno aggiunti altri 4.317 posti vacanti. Questi sono i dati forniti dall'amministrazione centrale lo scorso 30 luglio.

Divisione 33.380 posti nella Scuola nuovo anno scolastico: come avverrà la suddivisione e l'immissione in ruolo

La conoscenza dei posti ad immissione per l'anno scolastico che sta per iniziare non è ancora comprensiva di quella che sarà la ripartizione per province, posti e classi di concorso che sarà resa nota in questa settimana.

Il Miur ha già predisposto il decreto che necessiterà a legittimare tali operazioni che, normalmente, avvengono con largo anticipo rispetto all'emanazione del decreto stesso. Tale iter ha la sua giustificazione nel fatto che, prima di dispiegare gli effetti, il decreto dovrà avere il benestare degli organi di controllo, il che richiede tempi più o meno lunghi che potrebbero, di fatto, bloccare le immissioni in ruolo prima dell'inizio delle lezioni.

In tal caso l'amministrazione avrebbe come via d'uscita quella di assumere dei supplenti per poi licenziarli a seguito della nomina dei docenti di cattedra. Ma ciò costituirebbe un impasse amministrativo che si ripercuoterebbe in maniera grave sul regolare svolgimento delle stesse lezioni. Pertanto le assunzioni si effettueranno sui posti che saranno effettivamente disponibili e vacanti per l'intero anno scolastico, al termine di tutte le operazioni di utilizzazione e di assegnazione provvisoria, ripartito a metà tra le graduatorie dei concorsi per esami e titoli attualmente vigenti e le graduatorie ad esaurimento provinciali.Inoltre, nelle assunzioni verranno rispettate le percentuali di riserva previste dalla Legge 68/99 in favore degli invalidi e degli orfani per lavoro (rispettivamente: 7% e 1% dell'organico) da assegnare sia al concorso per esami e titoli che alle graduatorie ad esaurimento.