Perché il Miur tarda la pubblicazione del decreto sulla seconda prova scritta del TFA 2014? Questa è la domanda che sta affollando le menti dei migliaia di candidati che sono ormai certi di aver superato il test preselettivo, nonostante le varie difficoltà. Ricordiamo infatti, che il Miur ha apportato ben 38 correzioni alle domande dei test, in quanto non corrette. Certo, se si considera che le segnalazioni arrivate al Ministero sono state oltre duemila, 38 correzioni sembrano un numero esiguo. Adesso i 'salvati', che secondo le stime sono poco più del 40% dei partecipanti al test preliminare, vorrebbero le direttive per la seconda prova.

Ma il Miur tarda. Come mai? Una risposta chiara non c'è. Negli ultimi anni abbiamo visto ritardi di ogni tipo da parte del Ministero, che si sta dimostrando incapace di gestire tempestivamente qualsiasi procedura concorsuale. Ad ogni modo i candidati sanno che il prossimo passo sarà la scelta dell'Ateneo.

Miur, TFA 2014 e scelta dell'Ateneo

Al momento di scegliere l'Ateneo in cui svolgere la prova scritta, si sa che le scelte da fare saranno tre. Ogni candidato potrà scegliere tre atenei, collocati in tre differenti regioni, il primo dei quali rappresenta la sua scelta preferita. Nel caso in cui non riuscisse a collocarsi in posizione utile a frequentare il percorso all'interno dell'Ateneo preferito, potrà essere assegnato in uno degli altri due.

Per stabilire il collocamento si terrà conto del punteggio. Detto questo, si resta in attesa di altri dettagli, che dovrebbero giungere tramite decreto del Miur. La seconda prova scritta è ormai imminente, ma sembra che il Miur non se ne preoccupi. Nè sembra preoccuparsi dell'ansia che ha invaso i candidati che non sanno cosa fare e quanto tempo avranno per farlo.

Tutta la procedura del TFA 2014 è stata caratterizzata da continui ritardi, per cui sarebbe il caso che il Miur si decidesse a pubblicare il decreto o almeno spiegasse il motivo per cui le indicazioni per lo svolgimento della seconda prova scritta non sono state ancora rese note.