Sono disponibili online le offerte formative proposte dalle varie Università per quanto riguarda l'attivazione dei corsi relativi al secondo ciclo TFA (Tirocinio Formativo Attivo) per l'anno scolastico 2014/2015. Ci si potrà collegare ai siti dei rispettivi atenei per avere tutte le informazioni in merito alle classi di concorso e alle varie procedure per la frequenza dei corsi. Gli atenei sono: Università della Basilicata, Bologna, Ferrara, Firenze, Genova, Marche (Macerata, Camerino e Urbino, Modena e Reggio Emilia, Università del Molise, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Università del Piemonte, Pisa, Università della Sicilia (Palermo, Enna, Catania e Messina), Siena, Trieste, Università della Tuscia di Viterbo, Udine, Università della Valle d’Aosta, Venezia e Verona.
Miur, scuola, Tfa secondo ciclo: meno posti e più spese
Come al solito non mancheranno le polemiche perchè come avvenuto in passato ciò che è stato annunciato dal bando del Ministero dell'Istruzione finisce poi per essere prontamente smentito dalla realtà.
Il problema non è di minima rilevanza, specie se si considera che questi corsi costano fior di quattrini e i candidati decidono di iscriversi anche e soprattutto dopo aver preso visione del numero dei posti disponibili per la classe di concorso prescelta. Cosa succede invece? Succede che, magari, i posti a disposizione sono di meno di quanto previsto dal Miur e che addirittura la classe di concorso per la quale è stato sostenuta la prova di ammissione, non verrà inclusa nella regione di residenza.
Morale della favola? Per non perdere soldi già spesi ma soprattutto per continuare a 'sperare' di ottenere qualcosa in futuro, gli aspiranti decidono di iscriversi in altre regioni, anche se questo comporterà altre spese per il trasferimento, alloggio etc...
Un'altra polemica, dunque, che si aggiunge a quella degli ultimi giorni riguardante gli errori nelle prove selettive: sono più di 500 finora i ricorsi segnalati all'Anief che hanno evidenziato come le domande incluse nei quiz contenessero errori o, comunque, soggette alle più diverse interpretazioni.
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