Con un importo deciso dall'Inps, pari a 447,61 Euro per il 2014, l'assegno sociale, che sostituisce dall'anno 1995 la vecchia pensione sociale, viene erogato ai cittadini con almeno 65 anni e 3 mesi d'età e con un reddito annuo inferiore a 5.818, 93 Euro che versano in condizioni economiche disagiate, divenendo quindi un importo che acquisisce un carattere di tipo assistenziale in quanto prescinde dagli effettivi contributi versati e che acquista validità dal primo giorno del mese seguente in cui se ne fa domanda.

Liquidazione assegno: reddito presunto e reddito dichiarato

Inizialmente, in base a quanto viene presunto come reddito, l'assegno, libero da trattenute Irpef, viene rilasciato con valore provvisorio nel primo anno.

Nell'anno seguente, verificando il reddito dichiarato, l'Inps valuta la liquidazione o la sospensione dell'assegno, che non è di carattere reversibile, nel caso di morte del soggetto che lo percepisce. Una volta valutato il reddito effettivo, l'importo dovuto viene suddiviso in tredici mensilità.

A chi spetta l'assegno sociale INPS

L'assegno, che spetta ai cittadini che non hanno reddito o non superano il limite stabilito, viene corrisposto sia agli italiani, che ai cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno, ed infine anche ai cittadini comunitari, che abbiano effettuato regolare iscrizione all'anagrafe del Comune in cui risiedono. In particolare, da gennaio 2009, l'assegno sociale, che non si può esportare fuori dall'Italia, può essere corrisposto solo a coloro che, superati i requisiti sopraelencati, risiedono in Italia da almeno 10 anni in modo continuato e valido legalmente.

Come richiedere l'assegno

La richiesta dell'assegno sociale, che avviene per via telematica, può essere fatta attraverso il numero verde dedicato, attraverso il sito dell'Inps e, infine, mediante il patronato INAC, attraverso una domanda da compilare che dovrà contenere i dati personali sottoforma di autocertificazione, la dichiarazione di reddito ma anche la dichiarazione di responsabilità qualora sia necessario un ricovero in istituto, la cui eventuale retta sarà sotto la tutela dello Stato.

Matrimonio e conteggio del reddito per ottenere l'assegno

Da sottolineare che se il soggetto che fa richiesta di assegno sociale è coniugato si sommano i redditi dei due soggetti e nell'anno in corso il reddito non deve superare gli 11.637 Euro. Inoltre, è da considerare che nel conteggio del reddito per ottenere questo sostentamento economico, non vengono presi in considerazione né la casa di proprietà, né l'eventuale trattamento di fine rapporto, così come non sono considerate le indennità, siano esse erogate a coloro che hanno disabilità fisiche (sordomuti e ciechi), oppure di accompagnamento.

Infine, recandosi presso un patronato si avrà la possibilità di richiedere informazioni precise ed, eventualmente, in caso di rifiuto della domanda, entro 90 giorni si potrà procedere ad un ricorso amministrativo.