Mentre il mondo politico catalizza le proprie attenzioni sullo scontro all'interno del Partito Democratico per la questione legata alla riforma del lavoro, si resta in attesa di una risposta dell'esecutivo anche per quanto riguarda l'argomento legato alle Pensioni. L'appuntamento sembra oramai rinviato alla prossima Legge di Stabilità e naturalmente sono attese delle novità in tema di interventi. 
Non potrà mancare l'ormai celebre motto 'Ce lo chiede l'Europa', visto che il Fondo Monetario Internazionale ha bacchettato l'Italia, definendo il nostro sistema previdenziale italiano come il più costoso in assoluto d'Europa. Pur constatando che la spending review rappresenta uno strumento importante per contenere la spesa pubblica, il nostro Paese non potrà non considerare il fatto che spendiamo sette volte di più per un anziano che per un giovane.


Riforma pensioni Renzi e Legge di Stabilità: azioni nei confronti delle 'baby pensioni'?

Dove interverrà il governo Renzi? Questo è il punto focale che interessa maggiormente. Se da una parte ci si attende una risposta su temi come il prestito pensionistico, l'uscita anticipata con il sistema contributivo che, però, comporterebbero delle forti penalizzazioni per chi scegliesse questa opzione, dall'altra ci si aspetta anche che venga presa in considerazione l'ipotesi di 'toccare le baby pensioni', le pensioni di reversibilità e di invalidità, che costituiscono un peso non indifferente per le casse dell'Ente di previdenza sociale. 
Per quanto riguarda la pensione anticipata in cambio di una penalizzazione, quest'ultima potrebbe essere parzialmente compensata dall'estensione del bonus degli 80 euro anche ai pensionati, ipotesi non del tutto tramontata, anche se comporterebbe una spesa particolarmente difficile da sostenere: l'uscita anticipata resterà, comunque, in testa alle preferenze del governo anche per quella voglia di 'flessibilità' e di maggior 'turn over generazionale' che potrebbe finalmente abbassare il tasso di disoccupazione.