Non si esaurisce il dibattito in tema di riforma pensioni 2014 e previdenza: a tenere prepotentemente banco in queste ultime ore è il piano stilato dal Commissario Carlo Cottarelli, che intervenuto al meeting della Confesercenti a Perugia ha sottolineato perché dal suo punto di vista bisognerebbe procedere ad un taglio degli assegni previdenziali più elevati. L’analisi di Cottarelli ha abbracciato anche il monte spesa autorizzato in questi anni per interventi nel settore previdenzale, una cifra che stando al commissario dimissionario (la Legge di Stabilità sarà il suo ultimo incarico) va sensibilmente ridotta.

La stessa Legge di Stabilità è ormai dietro l’angolo, e se il piano di Cottarelli dovesse ottenere il placet del governo e di Renzi il rischio di non vedere attuata una riforma di previdenza e pensione anticipata si farebbe altissimo. Certo sarebbe un duro colpo per il premier, che a margine dell’ultimo intervento televisivo condotto negli studi di Porta a Porta aveva sottolineato la propria contrarietà al taglio degli assegni previdenziali cosiddetti d’oro; le ultime vicende (su tutte il caso dei Quota 96) insegnano purtroppo come in tempi di crisi economica e recessione a comandare siano i tecnici il cui parere pesa più di quello di governo e Parlamento. L’iter di riforma delle Pensioni 2014 si fa dunque più in salita che mai.



Riforma pensioni 2014, pensione anticipata e tagli agli assegni d’oro: spesa previdenziale troppo alta, Cottarelli comanda i tagli

Come accennato in apertura, buona parte della riforma delle pensioni 2014 in preparazione in questi mesi potrebbe saltare a causa del piano stilato dal commissario Cottarelli, sicuro di come la spesa previdenziale vada abbassata e non incrementata con nuovi interventi: ‘Cerchiamo di essere ottimisti e di portare avanti questo lavoro, al di là delle vicende personali che possono portare a certe decisioni non facili’, ha dichiarato in particolare Cottarelli a margine del meeting della Confesercenti a Perugia. Il riferimento a riforma pensioni 2014 e previdenza è parso palese più in là, quando Cottarelli ha illustrato il trend di finanza pubblica degli ultimi anni: ‘Tra il 2009 e il 2012 la spesa pubblica è stata diminuita in termini nominali del 10% per lo Stato, del 16% per le Regioni, del 14% per le Province e dell'8% per i Comuni. L'unica componente della spesa che è aumentata del 6,5% è quella per le pensioni - ha sottolineato Cottarelli parlando di riforma pensioni 2014 e tagli agli assegni d’oro - Va sottolineato come il trend sia legato anche all’invecchiamento della popolazione, ma è in dubbio che il processo di tagli alla spesa pubblica (quindi anche alle pensioni, ndr.) continuerà nel 2014 dopo gli interventi del 2012 e del 2013’. Insomma la spesa previdenziale è troppo alta e va abbassata: niente riforma delle pensioni 2014 a margine della Legge di Stabilità e niente manovra di riassetto della pensione anticipata, con buona pace di vertenze e questioni previdenziali rimaste irrisolte. Sui dati di Cottarelli impatta senz’altro il lauto ‘investimento’ compiuto dallo Stato dopo il 2012, con la Legge Fornero ad aver costretto i governi che si sono succeduti a ratificare provvedimenti di salvaguardia per oltre 11 miliardi di euro. Forse dando corso ad una riforma delle pensioni 2014 strutturata e ponderata con nuove forme di pensione anticipata estese anche ai lavoratori privati e non limitate ai soli dipendenti pubblici potrebbe essere costruito un sistema previdenziale più omogeneo e meno oneroso per le stesse casse statali. A questo punto giriamo il quesito a Voi: credete che tagliare gli assegni d’oro e la spesa previdenziale sia la mossa giusta o vorreste comunque una riforma delle pensioni 2014 a margine della Legge di Stabilità? Dateci un giudizio commentando l’articolo qui sotto! Se desiderate rimanere aggiornati su riforma pensioni 2014 e manovra di riassetto della pensione anticipata cliccate il tasto ‘Segui’ in alto a destra.