Non si esaurisce il dibattito in tema di riforma pensioni 2014 e previdenza: a tenere prepotentemente banco in queste ultime ore è il piano stilato dal Commissario Carlo Cottarelli, che intervenuto al meeting della Confesercenti a Perugia ha sottolineato perché dal suo punto di vista bisognerebbe procedere ad un taglio degli assegni previdenziali più elevati. L’analisi di Cottarelli ha abbracciato anche il monte spesa autorizzato in questi anni per interventi nel settore previdenzale, una cifra che stando al commissario dimissionario (la Legge di Stabilità sarà il suo ultimo incarico) va sensibilmente ridotta.
La stessa Legge di Stabilità è ormai dietro l’angolo, e se il piano di Cottarelli dovesse ottenere il placet del governo e di Renzi il rischio di non vedere attuata una riforma di previdenza e pensione anticipata si farebbe altissimo. Certo sarebbe un duro colpo per il premier, che a margine dell’ultimo intervento televisivo condotto negli studi di Porta a Porta aveva sottolineato la propria contrarietà al taglio degli assegni previdenziali cosiddetti d’oro; le ultime vicende (su tutte il caso dei Quota 96) insegnano purtroppo come in tempi di crisi economica e recessione a comandare siano i tecnici il cui parere pesa più di quello di governo e Parlamento. L’iter di riforma delle Pensioni 2014 si fa dunque più in salita che mai.