Alla fine numerosi cambiamenti sono effettivamente arrivati per il comparto delle Pensioni, ma purtroppo non erano quelli che si aspettavano lavoratori e pensionati. Se dovessimo riassumere la nuova legge di stabilità 2015 e il relativo impatto sul comparto, potremmo dire che vi è un peggioramento della tassazione per le casse private, mentre le pensioni dei disagiati sembrano rimandate a data da destinarsi. È chiaro che per i destinatari di tali misure il risultato è assolutamente insoddisfacente, anche perché le iniziative prese restano coerenti con le necessità di risparmio che incombono sull'esecutivo, ma sono assolutamente lontane dai principi assistenziali che dovrebbero ispirare il welfare di età avanzata.

Vediamo insieme quali novità dobbiamo aspettarci per il mese di ottobre 2014.

Riforma pensioni e lavoratori disagiati: nessun intervento su precoci, usuranti, Quota 96 e disoccupati in età avanzata

Si era compreso nelle ultime ore prima della presentazione della nuova legge di stabilità 2015 che la linea dell'esecutivo Renzi aveva virato verso un completo assenteismo sul tema, anche in virtù delle dichiarazioni del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che aveva affermato brevemente come "al momento non sono previsti specifici interventi sulle pensioni nella Legge di Stabilità". Purtroppo sembra che ad aver pesato sia stata l'ampiezza della platea, visto che il costo per non lasciare fuori nessuno da un'eventuale tutela generalizzata era improponibile per le casse dello Stato.

Il riferimento principale era al Progetto Cesare Damiano, dal nome del Presidente alla Commissione Lavoro della Camera, che aveva suggerito la possibilità di flessibilizzare l'uscita dal lavoro attraverso una pensione anticipata aperta a tutti già a partire dai 62 anni di età, con 35 anni di contribuzione e una penalizzazione del 2% per ogni anno mancante rispetto ai requisiti formali.

A rispondere sul punto è stato ancora una volta il parere dei tecnici governativi e della Ragioneria dello Stato, secondo i quali una misura del genere avrebbe avuto un costo inaffrontabile, compreso tra i 30 e i 40 miliardi di euro. Resta quindi tutto fermo allo stato di fatto, mentre le fievoli speranze dei lavoratori precoci, usuranti, dei Quota 96 della scuola e di chi ha perso il lavoro in età avanzata si concentrano ora sull'apertura del neo Commissario Inps Tiziano Treu, circa la concessione della pensione anticipata attraverso un prestito pensionistico dell'Inps.

Ultime novità di ottobre sulla previdenza: pagamenti unificati al 10 del mese e aumento tasse sulle casse private

Ma se i lavoratori disagiati restano ancora in attesa di risposte, con la legge di stabilità 2015 delle novità sono arrivate per chi riceve già l'assegno pensionistico. Al fine di ottimizzare i pagamenti e ottenere risparmi sulle commissioni bancarie, il Governo ha deciso di unificare al 10 del mese la data di accredito delle rendite da pensione. La misura sarà valida a partire dal 10 gennaio 2015, pertanto chi era abituato a ricevere l'importo al primo di ogni mese dall'inizio dell'anno dovrà tenere conto di un breve ritardo. In allarme invece le pensioni private, che subiranno un importane aumento della tassazione.

Dal 20% al 26% per le casse professionali e dall'11,5 al 20% per la previdenza privata. E voi cosa pensate al riguardo? Fateci sapere la vostra opinione con un commento all'articolo; se invece desiderate restare aggiornati sul tema potete utilizzare il tasto "segui" in alto a destra.