Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito in tema di riforma pensioni 2014 e pensione anticipata: i mancati interventi legati al comparto previdenza a margine della Legge di Stabilità non sono piaciuti davvero a nessuno, con il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano a guidare un fronte degli scontenti che si fa sempre più nutrito. Presenza costante al fianco di Damiano i Sindacati, con l’UIL a figurare tra le confederazioni più agguerrite: le ultime importanti dichiarazioni in ordine di tempo sono state rilasciate dal segretario generale aggiunto Carmelo Barbagallo, stando al quale ‘è ormai chiaro come per Renzi i pensionati non esistano’.

Difficile dissentire dalle parole del segretario UIL, con i tanti temi connessi a riforma Pensioni 2014 e pensione anticipata completamente ignorati dal governo a margine della Legge di Stabilità. Nonostante tutto potrebbero però giungere importanti novità, con il Commissario Inps Treu ad aver sottolineato come sia al vaglio della Camera una nuova proposta, una sorta di Mini pensione da destinarsi ai lavoratori che lascino in anticipo l’impiego. Se opportunamente ricalibrata, la misura potrebbe risultare molto utile anche per i lavoratori precoci, messi nei guai come pochi altri dalla tanto vituperata Legge Fornero. La proposta attinente la Mini pensione anticipata getterebbe di certo le basi di una pur minima riforma delle pensioni 2014, ma c’è da capire quali siano i reali margini di intervento e a quanto ammontino le possibilità di vedere approvato il provvedimento.



Riforma pensioni 2014, precoci e pensione anticipata: Treu e Sindacati vs Renzi, la Mini pensione punto di partenza?

Come accennato in apertura, potrebbero presto giungere importanti novità in merito a riforma pensioni 2014, lavoratori precoci e pensione anticipata: nonostante non sia entrata in Legge di Stabilità, è infatti stata presentata alla Camera una proposta di legge contenente l’istituto della Mini pensione anticipata: ‘Si è deciso di istruire la proposta di pensione anticipata dell`ex ministro Enrico Giovannini che prevede l'anticipo di una Mini pensione - ha dichiarato Treu parlando di pensione anticipata e riforma pensioni 2014 - una somma che potrebbe essere richiesta dai lavoratori cui manchino tre anni al pensionamento e che poi verrebbe restituita in piccole rate sull'importo della pensione tradizionale’. Si tratterebbe di un punto di partenza, ma certo la strada in vista di un’ampia e articolata riforma delle pensioni 2014 rimane comunque in salita: l’ipotesi della Mini pensione farebbe comodo anche ai lavoratori precoci, totalmente ignorati a margine della Legge di Stabilità nonostante Poletti e Renzi avessero assicurato che si sarebbe lavorato alla norma che prevede la cancellazione delle penalizzazioni per chi accede alla pensione anticipata prima dei 62 anni di età. Il problema è che il tempo delle misure ‘tampone’ si è ormai esaurito dato che senza una riforma delle pensioni 2014 strutturata il sistema previdenziale rischia il tracollo: ‘Ormai è chiaro che per il Governo Renzi i pensionati non esistono - ha sottolineato in una nota stampa il segretario generale aggiunto dell’UIL Carmelo Barbagallo - Per i pensionati niente buon fiscale da 80 euro al mese e niente rivalutazione delle pensioni con una norma che ritarda addirittura il pagamento delle pensioni al 10 del mese. Ma il premier Renzi e i suoi ministri lo sanno che alcune bollette e gli affitti si pagano alla fine del mese? In molte realtà dove ci sono giovani senza lavoro o disoccupati i pensionati intervengono per alleviare situazioni drammatiche rappresentando così una forma di ammortizzatore sociale’. Duro il commento di Barbagallo che però fotografa bene il momento attuale: il paese ha bisogno di una riforma delle pensioni 2014 e di nuove forme di pensione anticipata che diano vita ad un sistema più flessibile. Se desiderate continuare a rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto ‘Segui’ in alto a destra.