Lo sciopero proclamato per oggi 14 novembre ha visto la gente scendere in piazza in 25 città italiane in cui sono stati organizzati cortei, comizi, picchetti e sit-in. Non sono mancati disordini e scontri tra alcuni gruppi di manifestanti e le forze dell'ordine.
I disagi previsti per il settore del trasporto pubblico si ripeteranno il 5 dicembre e ve ne daremo i dettagli prossimamente (se ne siete interessati potete cliccare sul tasto "segui" posto sotto al titolo dell'articolo). E si preannuncia per il 13 dicembre un altro sciopero dei treni. Oggi intanto la massiccia mobilitazione ha sottolineato lo scontento di un Paese in crisi: Cobas, Cub, Usi e Adl Cobas erano in piazza contro le politiche del governo italiano e della UE, contro il jobs act e la riforma della scuola.
A Roma circolazione in tilt per i due cortei che hanno attraversato la città. Si è verificato il lancio di uova e petardi contro il ministero dell'Economia, lancio di uova contro il Consolato tedesco e al Colosseo degli operai hanno occupato le impalcature lì poste per il restauro. Anche a Milano è stato bloccato il centro storico per ore. Scontri tra giovani e forze dell'ordine sia vicino a Piazza Duomo, dove hanno parlato Camusso e Landini, sia davanti all'università. Un gruppo che si è detto No Tav ha cercato di andare in Piazza Duomo al comizio che era in atto e la polizia lo ha impedito. Le forze dell'ordine hanno tenuto lontano dalla piazza anche altri gruppi di giovani che all'ultimo avevano deciso di procedere lungo un altro percorso: blocchi in via Larga e Piazza Fontana. A Padova durante gli scontri nei pressi dell'Università ci sono stati dei feriti - 4 poliziotti - che hanno impedito il passaggio dei giovani in Piazza Mazzini. Anche a Firenze alcuni giovani hanno tirato le uova contro il tribunale. A Napoli non si sono registrati scontri con la polizia.