"In assenza totale di risposte sul pubblico impiego, la riforma del lavoro (Jobs act), la riforma pensioni 2014 e il fisco la Uil - ha dichiarato il leader in pectore del sindacato Carmelo Barbagallo - è pronta allo Sciopero Generale ed invita la Cgil a non fare fughe in avanti". "Senza risposta su nulla - ha aggiunto il prossimo segretario generale della Uil intervenendo sulla riforma Pensioni, sulla riforma del lavoro e sulla riforma fiscale - siamo pronti allo sciopero generale ma lo vorrei decidere - ha sottolineato Carmelo Barbagallo - insieme a Cisl e Cgil.

Ed è per questo che spero mercoledì (12 novembre) il direttivo della Cgil non decida la data della mobilitazione annunciata - ha proseguito il dirigente sindacale - ma che si possa avviare un percorso insieme", ha sottolineato Barbagallo, a margine del consiglio nazionale del sindacato. Anche la Cgil di Susanna Camusso, come si ricorderà, ha annunciato lo sciopero generale contro la riforma del lavoro e per la riforma pensioni, contro l'abolizione dell'articolo 18 e per la pensione anticipata.

Legge di Stabilità, riforma pensioni: critiche al Governo Renzi da sindacati, minoranza Pd e opposizioni

La riforma del lavoro e la riforma pensioni, insieme alla Legge di Stabilità 2015 del Governo Renzi continuano ad agitare le varie anime del Pd di Matteo Renzi.

"Sui giornali - ha detto uno dei leader della minoranza del Pd, Pippo Civati - è passata la voce che la minoranza del Partito democratico avrebbe presentato centinaia di emendamenti. Diciamo - ha aggiunto il deputato dem - che le cose non stanno proprio così e che la minoranza del Pd, anzi praticamente tutte le minoranze hanno presentato 9 emendamenti politici.

Gli emendamenti - ha scritto in un post pubblicato sul suo blog il deputato ed ex candidato alla segreteria Pd - riguardano la distribuzione più egualitaria del bonus fiscale da 80 euro al mese (grazie all'Isee), una maggiorazione della tassa di successione, un aumento - ha spiegato - delle previsioni per la nuova legge Sabatini, il recupero di risorse per il fondo contro il dissesto idrogeologico e altre cose di cui parleremo nei prossimi giorni.

Avrei evitato uno sconto generalizzato dell'Irap - ha detto Civati commentando la Legge di Stabilità del Governo Renzi - subordinando le riduzioni a investimenti, contrattualizzazioni, conversione ecologica e altri parametri di innovazione. Avrei evitato - ha proseguito ancora l'ex sfidante di Renzi alle primarie Pd - il bonus bebè per investire sugli asili nido, non avrei fatto - ha sottolineato infine Civati - pasticci con il Tfr in busta paga e con le pensioni integrative".

"Passo dopo passo - ha dichiarato il senatore di Forza Italia Paolo Galimberti - questo governo sta ammazzando le imprese italiane. In un momento in cui i dati Istat sulla produzione industriale denunciano un -2,9% su base annua e il prestito alle imprese cala di un 3,3% - secondo il parlamentare azzurro - l'unica vera manovra in grado di salvare la nostra economia è quella di aumentare i consumi.

Renzi invece - ha aggiunto il senatore Galimberti (FI) intervenendo sulla Legge di Stabilità 2015 - l'affossa completamente". "Il Governo Renzi - ha aggiunto il parlamentare - sta dimostrando tutti i limiti della sua Politica economica priva di un disegno preciso. Un totale fallimento - secondo il senatore Paolo Galimberti - in cui, con le famiglie e le imprese allo stremo, assistiamo all'aumento dell'Iva al 25%, delle accise sulla benzina, all'incremento della tassazione sulle pensioni e allo svuotamento del Fondo per la riduzione tasse".