L'incombere della sentenza della Corte europea sul Miur, che si spera condanni una volta per tutte volta l'abuso del lavoro dei precari che il Governo italiano pratica da anni, ha fatto pressioni anche sulla riforma della Scuola. Non sarà certo un caso se il progetto de 'La Buona Scuola' prevede lo svuotamento delle graduatorie ad esaurimento e l'assunzione di circa 150mila docenti della scuola (peccato si siano dimenticati del personale ATA). La sentenza è prevista fra pochissimi giorni, per l'esattezza il 26 novembre 2014 alle ore 9:30.

Precari e Miur: le cose stanno per cambiare?

La speranza del Miur è di evitare le eventuali multe derivanti da una sentenza a favore dei precari della scuola.

Proprio per questo deve essersi attivato programmando le assunzioni e le eliminazioni delle graduatorie ad esaurimento. E in base ai progetti, da questo momento in poi, grazie all'istituzione di concorso docenti ogni due anni, il reclutamento dovrebbe proseguire in modo regolare. Sarebbe bello se questo programma non fosse già stato stabilito da una legge precedente, che teoricamente vedeva un concorso scuola ogni tre anni, ma di fatto ha visto realizzare il primo a distanza di ben 13 anni dalla normativa. Quanto sono affidabili quindi le promesse in un Paese come il nostro, che ha bisogno di una sentenza Europea per essere obbligato a rispettare le leggi? Ricordiamo infatti che la Cassazione aveva sotterrato le speranze dei precari italiani con una sentenza (n.

10127 del 2012) in cui si diceva: 'non vi è alcun spazio per un rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia europea'. È stato principalmente merito del giudice Paolo Coppola del Tribunale di Napoli se la questione successivamente è stata sollevata proprio davanti alla Corte di Giustizia, con l'ordinanza del 13/01/2013.

Precari e Miur: cosa succederà se la sentenza sarà positiva?

Se la sentenza dovesse essere positiva, i precari 'troveranno la strada spianata' per essere stabilizzati o almeno per avere un adeguato risarcimento dei danni.

Non si sa ancora quale delle due strade la Corte imboccherà, ma in ogni caso i precari si potranno riprendere una rivincita dopo anni di lotte estenuanti e di soprusi subiti. Clicca il tasto Segui in alto a sinistra per restare aggiornato sull'argomento.