Per il Jobs Act rimesso a nuovodalla Commissione Lavoro per l'ultimo esame delle camere prima dellasua approvazione definitiva arriva un'altra bocciatura. Non è quelladi uno qualsiasi bensì nientepopodimeno che da SilvioBerlusconi. Dopo quelle deisindacati che hanno reclamato e ottenuto grazie alla minoranza demle modifiche alla reintegra, il Jobs Actche per molti significherà libertà di licenziamento ricevel'endorsment opposto del Cavaliere di Arcore.

L'intervista a Silvio Berlusconi

E' diun lancio di agenzia Reuters la notizia per la quale, in risposta aduna intervista telefonica andata in onda su Canale 5, SilvioBerlusconi boccia la creatura di Renzi definendola “cosucciada nulla”.

A ridurlain questo stato sono state tutte le pressioni esercitate dallasinistra e dai sindacati che la hanno contrastata sin dalla suauscita, causando per questo frizioni anche con il NCD e SceltaCivica. L'ex Premier rafforza le sue convinzioni dicendo che non sitratta di puro pessimismo da parte sua ma del fatto che la pensanoallo stesso modo altri imprenditori e anche Confindustria.“Certamente non dà nessuna spinta a nessun imprenditoreper aumentare il proprio personale" è stato il commentofinale del Cavaliere.

L'inutilità del Jobs Act

Ormai manca moltopoco affinché la Camera dei Deputati completi l'esame del ddl delegaper poterlo approvare entro il 26 novembre. Occorrerà un passaggiosuccessivo al Senato che eseguirà una terza lettura del testolegislativo.

Ma nelle convinzioni di Berlusconi sarà tutto inutileperché non si riuscirà a cerare nemmeno un posto di lavoro in più.Una riforma nata dalla destra trasformata in un semplice topolinopartorito da una montagna. Qualcuno ravvisa in questa bocciatura ilsentore del leader di Forza Italia di una perdita di consensi daparte del Pd e con questa ulteriore stilettata manifesta apertamentel'intenzione di tornare a governare rosicchiando voti alla coalizioneattualmente in carica. Ricordiamo che a breve avrà luogo il NoTax Day, manifestazione con laquale chiama a raccolta tutti i suoi sostenitori.