Continua ad alimentarsi il dibattito sul tema della previdenza. Siamo ormai giunti al termine delle discussioni alla Camera dei Deputati, tanto che le novità per chi si appresta ad ottenere il pensionamento sono davvero molte: dall'eliminazione dell'anticipata sui lavoratori precoci al nuovo tetto sulle Pensioni d'oro, di cui parleremo a breve. Purtroppo vi sono però da annoverare anche molti esclusi: si tratta di lavoratori rimasti disagiati con la Riforma Fornero del 2011, che non sono riusciti far passare degli emendamenti in proprio favore a causa delle mancanze di coperture.

Stiamo parlando di una parte dei lavoratori esodati, rimasti fuori dalla sesta salvaguardia parlamentare di recente approvazione. Ma anche di chi ha svolto lavori usuranti, dei disoccupati in età avanzata che risultano troppo giovani per il pensionamento e dei lavoratori ATA e insegnanti quota 96 della scuola. Per tutti questi soggetti, la speranza è che si possa fare qualcosa con l'apertura delle discussioni presso il Senato della Repubblica, anche se i tempi sono stretti e le incombenze da discutere restano molte.

Il punto sugli interventi previdenziali e la legge di stabilità alla Camera: dai precoci al tetto sulle pensioni d'oro

Sono principalmente due i risultati ottenuti fin qui in tema di previdenza, grazie a degli specifici emendamenti ad opera del Partito Democratico.

Il primo riguarda l'eliminazione delle penalizzazioni per i lavoratori precoci, che potrebbero finalmente ottenere il pensionamento slegandosi dal limite anagrafico dei 62 anni d'età; ma non solo, sarebbero in via di soppressione anche le penalizzazioni sulla mensilità erogata, decise con la legge n. 114/2011 per chi avesse avuto accesso alla quiescenza con anticipo rispetto ai requisiti formali.

Altro importante passo in avanti si è avuto con l'introduzione di un tetto sulla cumulabilità contributiva e retributiva delle pensioni d'oro per i lavoratori pubblici ad elevato reddito.Proprio grazie a questa misura si creerà un piccolo "tesoretto", che Matteo Renzi potrebbe usare in favore dei lavoratori disagiati. Sulla questione però si mantiene il massimo riservo, perché i tecnici non hanno ancora calcolato con precisione l'entità delle risorse che si verrebbero a liberare.

Di sicuro vi è che al Senato si potranno avere altre sorprese positive sulla previdenza. Secondo le ultime indiscrezioni, l'esecutivo starebbe lavorando ad una rimodulazione dell'aumento impositivo sui fondi pensione complementari, tanto che l'imposta potrebbe essere portato dal 20% iniziale al 17%.

Berlusconi rilancia puntando sulla previdenza, lanciando il "pensionati day" 

Nel frattempo dall'opposizione arrivano nuove interessanti aperture sulla questione della previdenza. Silvio Berlusconi avrebbe deciso di fare del tema pensionistico uno dei punti cardine della propria campagna elettorale, tanto che già in occasione di un comizio a Milano per le regionali aveva anticipato misure in favore della categoria.

Ora torna sul punto, promettendo di alzare le minime a 1.000 € e offrire un rinnovato welfare sanitario e assistenziale. Per lanciare l'iniziativa, ha deciso di organizzare un "pensionati day", sul quale sarebbe già al lavoro il gruppo dei suoi fedelissimi in Forza italia. E voi, cosa pensate in merito alle ultime notizie più recenti riguardanti il tema della previdenza? Come sempre vi invitiamo a farci conoscere le vostre opinioni con un commento sul sito; se invece desiderate restare aggiornati, potete utilizzare la funzione "segui" disponibile in alto, sotto al titolo.