È una vera e propria corsa contro il tempo quella che stanno intraprendendo i tanti lavoratori intellettuali che desiderano aprire una partita iva conservando i vantaggi del regime dei minimi assicurati secondo la legislazione in vigore nel 2014. Dall'anno prossimo cambierà tutto, perché nella legge di stabilità sono previsti cambiamenti che andranno ad influire molto pesantemente sulla situazione dei lavoratori, tanto da far rendere secondo alcuni del tutto sconveniente mantenere in essere la propria attività. Il punto del contendere si baserebbe proprio sul giro di vite deciso dai legislatori a carico di professionisti, free lance e consulenti, che si vedrebbero in un colpo solo modificare in peggio diversi parametri di contabilità.

Regime dei minimi per lavoratori intellettuali: cosa cambia dal 2014 al 2015?

Se vogliamo entrare nello specifico, sono due i parametri che andranno ad influire in modo molto negativo sui lavoratori intellettuali che decideranno di aprire un regime dei minimi a partire dal 2015; si tratta prima di tutto del limite di fatturato, che si dimezza passando dai 30.000 € annui ai 15.000 €. In secondo luogo, viene triplicata l'aliquota impositiva, che in precedenza si fermava al 5% e ora diventa invece un ben più pesante 15%. Proprio questi due paletti sembrano limitare fortemente l'attività dei professionisti, visto che sottraendo dai 15.000 € annui i costi sostenuti, i contributi previdenziali, l'imposta sostitutiva e i costi ordinari di gestione, quello che resterebbe per vivere sarebbe davvero uno stipendio molto basso, vicino alla soglia di povertà riconosciuta dall'Istat.

Nuovo regime dei minimi: c'è ancora tempo per aderire con i vecchi requisiti

Mentre crescono le proteste dei lavoratori e dei principali rappresentanti di categoria, che chiedono un intervento di modifica della legge nel passaggio al Senato, sono in molti a prendere in seria considerazione (qualora risulti compatibile con i requisiti di legge) l'apertura entro la fine dell'anno.

In questo caso infatti, sarebbe ancora possibile mantenere le agevolazioni previste negli anni precedenti fino al 2019, data entro la quale si dovrà comunque confluire nei nuovi vincoli. Ma per allora sono in molti a pensare che le cose cambieranno ancora, visto che l'ultima riforma dei minimi risale ad appena tre anni fa. E voi, cosa pensate in merito a questa vicenda?

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