No alla riforma del lavoro (Jobs act) che "cancella" l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e sì a una riforma pensioni 2015 che preveda l'abbassamento dell'età pensionabile e nuove forme di pensione anticipata anche per i lavoratori privati sul modello del prepensionamento statali già previsto dal Governo Renzi nella riforma Pa e Pensioni che porta la firma del ministro della Pubblica amministrazione e Semplificazione Marianna Madia.
Riforma lavoro e pensioni 2015, sciopero, Camusso-Barbagallo: giornata decisiva per il cambiamento
Sono queste, in sintesi, le ragioni dello Sciopero Generale promosso per oggi venerdì 12 dicembre 2014 dalla Cgil di Susanna Camusso e dalla Uil di Carmelo Barbagallo mentre nuove modifiche alla riforma pensioni Fornero dovrebbero essere apportate nel corso dell'esame della Legge di Stabilità 2015 al Senato della Repubblica.
Allo sciopero di oggi ha anche aderito l'Ugl di Paolo Capone ma non la Cisl di Annamaria Furlan che ha annunciato una propria proposta di riforma pensioni con più flessibilità in uscita dal lavoro per la pensione anticipata che sarà portata all'esame del premier Matteo Renzi entro il gennaio 2015. "Nelle piazze di tutta Italia - hanno detto i segretari generalo di Cgil e Uil in una nota congiunta - per dare voce alle ragioni dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani, dei cassintegrati, dei precari e dei disoccupati. Sarà una giornata decisiva - hanno aggiunto Susanna Camusso e Carmelo Barbagallo parlando dello sciopero generale di oggi venerdì 12 dicembre - per il cambiamento delle politiche economiche del Paese e dell'Europa, per il lavoro e per l'estensione dei diritti".
Sciopero generale, Landini (Fiom) a Renzi: toglie diritti sul lavoro e non ha consenso nel Paese
"Questo sciopero indetto non solo dalla Cgil con tanti giovani e studenti dimostra una cosa precisa - ha detto il segretario della Fiom Cgil, Maurizio Landini, oggi in piazza a Genova per lo sciopero generale Uil-Cgil - che questo governo non ha il consenso del Paese sulle politiche del lavoro.
Bisogna - ha proseguito - creare posti di lavoro non togliere diritti, servono diritti. Abbiamo messo al centro la lotta all'evasione e i fatti di questi giorni - ha concluso il leader dei metalmeccanici della Cgil - ci danno ragione".
Economia, riforme, pensioni e lavoro, Boccia (Pd) al Governo Renzi: ci vuole più coraggio
Intanto su riforma lavoro e pensioni - mentre va in scena oggi venerdì 12 dicembre lo sciopero generale Cgil e Uil - restano le divisioni nel Pd di Matteo Renzi.
In tema di Politica economica, Legge di Stabilità 2015, lavoro e pensioni si fa sentire la voce del presidente della commissione Bilancio e Finanze della Camera dei Deputati Francesco Boccia (Pd). "Sulla politica economica" del Governo Renzi "ci vuole più coraggio", ha detto il parlamentare del Partito democratico. "Non capisco perché - ha aggiunto Francesco Boccia - le multinazionali del web continuano a non pagare le tasse mentre con quei soldi - ha sottolineato sollecitando misure per il lavoro e le pensioni - potremmo aiutare giovani disoccupati e i 3 milioni di pensionati che vivono con meno di 600 euro al mese".