Silvio Berlusconi decanta i passi avanti fatti in merito alla questione Pensioni 2015. A suo favore ha portato il fatto che sono state elevate le pensioni minime, è stata abolita l'Ici e pure la tassa di successione e di donazione. Si attende dunque un riscontro positivo o un accordo tra il Premier e Berlusconi: le proposte saranno presentate prima di Natale.
Riforma pensioni 2015: le proposte di Berlusconi
Nel corso del collegamento telefonico avvenuto negli scorsi giorni, Silvio Berlusconi avrebbe ribadito con forza questi concetti, sottolineando che lui e il suo partito hanno portato a termine 36 riforme notevoli, senza per questo impoverire gli italiani.
Forza Italia infatti al momento punta dritta alla riduzione della pressione fiscale e alla riforma pensioni 2015. Si esprime a tal proposito Renata Polverini, dello stesso partito, nonché vice presidente alla commissione Lavoro della Camera dei Deputati. Ha dichiarato che risulta "necessario" a questo punto risolvere tali questioni a causa della difficile situazione in cui versa l'intero Paese, e ha aggiunto quanto si abbia bisogno, stando così le cose, di "un'operazione poderosa" che preveda una riduzione delle tasse e un abbassamento della spesa pubblica.
A una legge di stabilità che presenta diverse sostanziali lacune, Forza Italia contrapporrebbe dunque un aumento delle pensioni minime, la detassazione che riguarda gli immobili e un bonus fiscale pari a 80 € mensili che non sfiori solo le realtà dei lavoratori dipendenti, ma anche quelle dei pensionati e di altre categorie che versano in condizioni di precariato economico.
Riforma pensioni 2015: i tempi di approvazione
Sullo stesso tema inoltre si è espressa pure la deputata Mariastella Gelmini, ricordando che le proposte di Silvio Berlusconi saranno presentate ufficialmente al Governo Renzi prima di questo Natale. Tra le altre cose, il programma non prevedrebbe solo l'innalzamento delle pensioni minime che raggiungono una cifra di € 1.000 al mese, ma anche formule più flessibili per quanto riguarda le pensioni anticipate.
A questo preciso proposito ha parlato Carmelo Barbagallo, leader della Uil, che avrebbe avvalorato l'importanza di una proposta del genere (una flessibilità sulle pensioni anticipate) che però offra lo stesso diritto a tutti i lavoratori e non solo a chi gode di un impiego pubblico.