E' pari a 11.695 euro l'importo medio annuo delle Pensioni in Italia nel 2013, ovvero 213 euro in più rispetto al 2012 (+1,9%). Lo ha reso noto oggi l'Istat in un comunicato stampa mentre in Italia si infiamma sempre di più il confronto politico, parlamentare, sindacale ed economico sulla riforma pensioni 2014-2015 e le proposte per la pensione anticipata nell'agenda del Governo Renzi e caldeggiate da tutti i sindacati, dall'Inps e da diversi partiti e parlamentari.

Pensioni, Istat: 41,3% pensionati percepisce meno di 1.000 euro al mese

I pensionati italiani al 2013 - secondo i dati forniti oggi dall'Istituto nazionale di statistica - sono 16,4 milioni, quasi 200 mila in meno rispetto ai pensionati rilevati nel 2012.

Ogni pensionato, mediamente, percepisce 16.638 euro all'anno (323 euro in più rispetto alla somma percepita nel 2012); va considerato che, in alcuni casi particolari, uno stesso pensionato può percepire anche più pensioni. Il 41,3% pensionati italiani percepisce una pensione di meno di 1.000 euro mensili. Dati che fanno riflettere e che mettono benzina sul fuoco nel dibattito sulla riforma pensioni 2014-2015 che vede sotto accusa la legge Fornero sulle pensioni, che per salvare i conti dello Stato ha innalzato l'età pensionabile e chiuso a ogni forma di flessibilità introducendo invece nuove forme di penalizzazioni sulla pensione anticipata dei lavoratori precoci.

Riforma pensioni 2014-2015, Spi Cgil su dati Istat: governo si ricordi di pensionati

"Il Governo Renzi si ricordi dei pensionati", ha dichiarato il segretario generale dello Spi-Cgil Carla Cantone commentando i dati diffusi oggi dall'Istat sulle pensioni.

"C'à la legge di stabilità in discussione - ha aggiunto la leader del sindacato dei pensionati della Cgil - e per queste persone non c'à nulla. Chiediamo con insistenza - ha proseguito la dirigente sindacale sollecitando interventi di riforma pensioni - di prevedere qualcosa anche per i pensionati che da molti anni - ha sottolineato Carla Cantone - vivono in una condizione di assoluta difficoltà".

I pensionati e gli anziani - ha aggiunto il segretario dello Spi Cgil - si sono presi sulle proprie spalle le famiglie e aiutano come possono figli e nipoti senza lavoro. Ma se ora non gli si da una mano - ha ribadito la dirigente sindacale della Cgil pronta allo sciopero generale di venerdì 12 dicembre - non riusciranno più a svolgere questo ruolo di ammortizzatore sociale".

Riforma pensioni, Berlusconi: No Tax area e aumento pensioni minime

Il tema della riforma pensioni e della riduzione delle tasse - insieme alla riforma della giustizia - è sempre di più in queste ore il cavallo di battaglia di Forza Italia. "Abbiamo previsto per i pensionati e per chi guadagna meno di 13.000 euro all'anno - ha dichiarato il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi in un nuovo videomessaggio - una No Tax area per i primi 13.000 euro di reddito annuo. Vogliamo - ha ribadito l'ex premier parlando della riforma pensioni - alzare a 1.000 euro al mese le pensioni minime, quindi 13.000 euro all`anno - ha sottolineto il Cavaliere - compresa la tredicesima. E vogliamo - ha aggiunto infine il leader di Forza Italia che questi pensionati non paghino alcuna imposta".

"Il nostro Paese - ha dichiarato invece Daniela Santanché - è affetto da un'ebola economica: non si può curare con le aspirine di Renzi. Servono invece - secondo l'esponente di Forza Italia - cure shock e coraggiose come la flat tax al 20 %, la cancellazione della patrimoniale sulla casa e l'aumento delle pensioni a 1.000 euro al mese".