Saranno ridotti gli aumenti delle tasse sui rendimenti dei fondi pensione, confermata la cancellazione dell'eliminazione delle penalità sulla pensione anticipata dei lavoratori precoci così come i tetti alle Pensioni d'oro degli altri dirigenti pubblici. Tra conferme e nuovi ritocchi alla legge Fornero, sono questi i primi passi della riforma pensioni Renzi che si fanno nella Legge di Stabilità 2015 già approvata dalla Camera dei Deputati presieduta da Laura Boldrini e adesso all'esame del Senato della Repubblica presieduto da Pietro Grasso. Mentre per quanto riguarda nuove forme di flessibilità in uscita dal mondo del lavoro e quindi nuove possibilità di pensione anticipata per tutti - tema "importante" che è nell'agenda del Governo Renzi - si dovrà attendere un nuovo provvedimento specifico, non si sono trovate le necessarie coperture finanziarie nel contesto della manovra di bilancio al vaglio di Palazzo Madama.

Intanto i sindacati Cgil, Uil e Ugl sono pronti per lo Sciopero Generale di venerdì 12 dicembre.

Legge di Stabilità, relatore Santini: puntiamo a aliquota fondi pensione sotto 17%

A fare il punto della situazione sulle novità relative alla riforma pensioni contenute nella Legge di Stabilità 2015 è stato ieri sera il relatore della manovra al Senato, Giorgio Santini (Pd). "Una delle modifiche più importanti", ha detto il relatore del ddl Stabilità, è quello relativo al "taglio della tassazione sui rendimenti dei fondi pensioni, noi puntiamo a portarle anche un po' sotto il 17%". Dopo il via libera definitivo alla manovra economica e finanziaria il tema da affrontare per il Governo Renzi, ha ribadito il senatore del Partito democratico, sarà "la governance dell'Inps e la flessibilità in uscita".

Riforma pensioni 2015, ministro Poletti: interverremo sul part time verticale, basta discriminazioni

E sempre in materia di riforma pensioni 2015 altre novità sono state annunciate ieri dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti. Il Governo Renzi, ha spiegato il ministro Poletti (Pd), "sta valutando di intervenire in via amministrativa" per eliminare gli "effetti discriminatori - ha sottolineato il ministro - nel trattamento pensionistico dei dipendenti assunti con contratto part time verticale".

"Un problema esistente", ha aggiunto l'esponente del Governo Renzi specificando che se la via dell'intervento amministrativo "non risultasse praticabile" l'esecutivo "valuterà un intervento normativo".

Sciopero generale 12 dicembre contro Jobs act e per riforma pensioni 2015: anche l'Ugl con Cgil e Uil

E mentre il governo e il parlamento proseguono il confronto sulla Legge di Stabilità 2015, i sindacati sono pronti per lo sciopero generale di venerdì 12 dicembre.

Si è unita ieri anche la Ugl di Paolo Capone allo sciopero generale contro il Jobs act e per la riforma pensioni indetto dalla Uil di Carmelo Barbagallo e dalla Cgil di Susanna Camusso in "rottura" con la Cisl di Annamaria Furlan. "L'Ugl manifesterà - ha spiegato il leader dell'Ugl - contro le gravi ripercussioni che le vita introdotte dal Jobs Act e dalla Legge Stabilità 2015 che avranno su lavoratori, pensionati e famiglie". "Così non va! Abbiamo proposte concrete per cambiare l'Italia", è lo slogan delle manifestazioni promosse da Cgil e Uil per lo sciopero generale del 12 dicembre. "Una giornata di astensione in tutti i luoghi di lavoro di otto ore - spiega una nota congiunta delle due organizzazioni sindacali - con 54 manifestazioni che si svolgeranno lungo l'intero paese, a carattere regionale (10), provinciale (39) e interprovinciale (5)".