Quante pagine deve essere lungo? Ci metto gli hobby? E questa esperienza la inserisco? E quest'altra? Quale colore devo usare? Quale numero di carattere è preferibile? Ci metto anche una foto? Ecc. ecc. Quanti di noi si sono posti una, più di una o tutte queste domande alle prese con la compilazione di un Curriculum vitae? Quello che utilizziamo come biglietto da visita per farci conoscere dalle aziende. Tante paranoie, fomentate dall'ansia di fare colpo sul selezionatore di turno. Ansie che però crollano o magari aumentano, a seconda del proprio carattere, quando si viene a sapere quanto però tali selezionatori dedicano di tempo alla lettura dello stesso; vanificando tutto il tempo speso per redigerlo.

A dirlo è una ricerca sul giornale britannico prestigioso The Indipendent, che suggerisce anche i dieci errori che non dobbiamo fare se vogliamo fare colpo in così poco tempo.

Curriculum letto in meno di 9 secondi

Il National Citizen Service afferma che le aziende - complice anche la crisi occupazionale, che fa aumentare i ricercatori di lavoro, molti dei quali si candidano anche quando il profilo richiesto è lontano dal proprio - impiegano meno di 9 secondi per leggere un Cv. 8,8 secondi per la precisione. Una velocità resa necessaria da tutti i curriculum passati in rassegna. Ma allora cosa vedono le aziende per poter scegliere in così poco tempo? Nell'articolo ci sono enunciati anche i 10 errori da non commettere.

Ecco dunque cosa evitare per fare colpo: scrivere sgrammaticati, fare errori di ortografia, una cattiva formattazione del foglio, un CV con più di due pagine, l'utilizzo del gergo, un tono colloquiale, stile e dimensioni del carattere poco usati, riportare tutti gli esami universitari fatti (se si è laureati, a cosa serve?), riportare passatempi che c'entrano poco o nulla col profilo, non inserire attività dedicate al proprio sviluppo come persona.

Poi c'è la fortuna, che è il fattore X determinante in tutte le occasioni. Magari in quei scarsi 9 secondi scelgono proprio noi.