Legge di stabilità in GU e novità sulla pensione anticipata e di vecchiaia tra 2015 e 2016 confermate: i requisiti Inps per andare in pensione saliranno di 4 mesi dal 2016, mentre svaniscono le penalizzazioni per le Pensioni anticipate ottenute prima dei 62 anni di età, ma solo fino a fine 2017. Il quadro di requisiti per le pensioni INPS è sempre molto complicato, vediamo quindi di fare chiarezza dopo le ultime novità sulle pensioni dal Governo di Matteo Renzi e il nuovo adeguamento ufficiale alla speranza di vita in Italia. Partiamo con le pensioni di vecchiaia nel 2016 per gli uomini: dal primo gennaio del prossimo anno saranno richiesti 66 anni e 7 mesi anziché gli attuali 66 e 3 mesi (più venti anni di contributi); per la pensione di vecchiaia delle donne le novità dal 2016 vedono un aumento a 66 anni e 7 mesi per le dipendenti pubbliche, mentre per le lavoratrici del priva l'incremento dei requisiti INPS sarà ancora maggiore (poiché correlato a un altro aumento già previsto) e si passerà da 63 anni e 9 mesi a 65 anni e 7 mesi: un colpo davvero duro.

Per le pensioni di vecchiaia delle donne lavoratrici autonome si passerà invece da 64 anni e 9 mesi a 66 anni e un mese. Va inoltre fatto notare che con l'aumento dei requisiti INPS per le pensioni saliranno anche di 4 mesi i massimi di età fino a quando è possibile restare in servizio (fino a 70 anni e sette mesi).

Quali novità per la pensione anticipata di donne e uomini tra 2015 e 2016? Anche qui aumentano i requisiti INPS: si va dagli attuali 41 anni e 6 mesi per le donne e 42 e 6 mesi per gli uomini, a 41 anni e 10 mesi e 42 anni e 10 mesi. Le ultime notizie sul pensionamento in Italia non sono affatto positive, pertanto, dato che si è passati dalle illusioni del Governo Renzi su una possibile riforma pensioni comprendente nuove norme per la flessibilità in uscita a un'attività sul versante previdenziale pressoché nulla, con l'ombra dell'ulteriore aumento dei requisiti pensionistici a partire dal prossimo primo gennaio.

Tuttavia in tutto questo è possibile rintracciare almeno una nota positiva, che riguarda le pensioni anticipate di donne e uomini: come anticipato, difatti, sono state infine eliminate le penalizzazioni per chi lascia il lavoro prima dei sessantadue anni di età. Il sistema di penalizzazioni incluso nella legge Fornero prevedeva tagli progressivi per chi usciva dal lavoro con pensione anticipata prima di aver raggiunto i 62 anni, un sistema secondo il quale, per esempio, per un eventuale soggetto di 59 anni, si sarebbe generato un taglio sugli assegni della pensione del 4 per cento.

Con l'ufficializzazione della Legge di stabilità queste riduzioni scompaiono, ma è bene precisare che si tratta di una eliminazione a tempo, ovvero di una sospensione delle regole sulle penalizzazioni della riforma pensioni Fornero che proseguirà fino al 31 dicembre 2017. Una piccola nota positiva in uno scenario tutt'altro che esaltante.

Per donne e uomini che calcolano di andare in pensione dal 2016, quindi, l'aumento dei requisiti INPS correlati all'incremento della speranza di vita nel nostro paese non è più un segreto. D'ora in poi si dovrà tener conto di quattro mesi aggiuntivi prima di potersi ritirare dal mondo del lavoro.