Continuano a registrarsi nuove dichiarazioni sul delicato sistema della previdenza italiana, per il quale è previsto un intervento di flessibilizzazione nel breve periodo da parte dell'esecutivo Renzi. Ovviamente il problema riguarda come questo intervento verrà portato avanti, visto che la legge Fornero dell'ormai lontano 2011 ha sì reso il nostro istituto previdenziale tra i più sostenibili nell'area Ocse, ma ha contemporaneamente creato tante situazioni di disagio e difficoltà, che attendono una risposta non più procrastinabile dalla politica.

Purtroppo le tante azioni di salvaguardia portate avanti in modo meritevole dall'attuale esecutivo non sembrano più sufficienti per tamponare la situazione: basti pensare ai lavoratori esodati che sono rimasti esclusi dalla sesta salvaguardia parlamentare, tanto che i comitati territoriali sono già pronti a chiederne una settima. Ma anche i lavoratori precoci si sono visti limitare la sanatoria a chi riuscirà a raggiungere i requisiti di legge entro il 2017, tenendo però presente che dal 1° gennaio 2016 saranno necessarie quattro mensilità in più per l'adeguamento alle aspettative di vita calcolate dall'Istat.

Lega Nord e Italia dei valori tornano a proporre interventi riguardanti la legge Fornero del 2011

Nella giornata di ieri è arrivato un importante aggiornamento sulla consultazione popolare contro la legge Fornero indetta dalla Lega Nord.

l'esito sul Referendum abrogativo della legge Fornero viene rimandato al prossimo 20/01 (ore 8:30). Calderoli, tra i promotori più attivi dell'iniziativa, ha accolto con favore la decisione della Consulta, che offrirà maggior tempo ai tecnici del partito per organizzare la propria memoria difensiva contro le probabili osservazioni dell'esecutivo.

Ma a preoccupare il direttivo del Governo sono anche le richieste dei partiti minori. L'Italia dei Valori è tornata nuovamente a reclamare una valutazione della propria proposta, che prevede la realizzazione della rinnovata flessibilità pensionistica in uscita attraverso un prelievo sulle Pensioni d'oro e sui grandi patrimoni presenti nel Paese; il partito sottolinea inoltre non solo il dramma della costrizione sul lavoro in età avanzata, ma anche quello dei giovani che si sono trovati senza possibilità d'impiego a causa del blocco del turn over.

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