Negli scorsi giorni l'attività legislativa del Parlamento è tornata a concentrarsi su alcuni punti caldi della previdenza; ci stiamo riferendo ai lavoratori esodati non rientranti nella sesta salvaguardia e alle lavoratrici con opzione donna. Per quanto riguarda i primi, le ultime novità parlano di una nuova proposta in arrivo dal Movimento 5 Stelle presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato. Nella pratica, si torna a chiedere ancora una volta l'estensione della sesta salvaguardia parlamentare per circa 1.800 lavoratori che risultano fermi dall'ormai lontano 2011.

Ovviamente, la proposta fa seguito all'emendamento proposto di recente durante la discussione del mille proroghe, quando sempre gli esponenti del M5S (assieme a Forza Italia, Sel e Lega Nord) avevano chiesto di estendere le salvaguardie in favore i ulteriori 3000 esodati. Ricordiamo anche che l'ultima interpretazione dell'Inps su questi lavoratori riteneva tali soggetti non dei veri e propri esodati, ma piuttosto dei lavoratori disoccupati in età avanzata. Un'approccio che aveva scatenato le ire dei comitati territoriali e delle persone direttamente coinvolte nella vicenda.

Pensione anticipata con opzione donna: passa emendamento, ma esito resta incerto

Sempre al riguardo del decreto Mille proroghe, si registra un interessante passo in avanti sulla questione delle lavoratrici che vorrebbero ottenere la quiescenza anticipata tramite l'esercizio dell'opzione donna nel 2015.

Fino ad ora l'Inps ha accettato di protocollare questo genere di domande, ma non di finalizzarle in via definitiva al pensionamento, rimandando la decisione finale al Governo Renzi. Attraverso un apposito emendamento, Sel sta provando a far passare il meccanismo di pensionamento con opzione donna dalla via parlamentare. Rispetto ad altri emendamenti, sono in diversi a pensare che questo tentativo potrebbe andare a buon fine, visto che il meccanismo di ricalcolo contributivo potrebbe consentire al nostro istituto di previdenza pubblico di ottenere delle aree di risparmio rispetto al pensionamento con calcolo misto (retributivo e contributivo).

Per sapere come andrà a finire bisognerà però avere ancora qualche giorno di pazienza, anche perché le vicende passate del comparto previdenziale mostrano come sia di fatto impossibile avanzare previsioni sull'esito di simili vicende.

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