Dopo l'incontro avvenuto ieri pomeriggio tra Poletti e i principali rappresentanti sindacali, cominciano ad arrivare le prime proposte di modifica del sistema previdenziale. Ricordiamo che con la riforma Fornero avvenuta nel 2011 moltissimi lavoratori si sono ritrovati in situazioni di difficoltà e grave disagio, vedendosi innalzare improvvisamente quanto inaspettatamente i requisiti di accesso all'Inps. Dagli esodati ai precoci, fino ai lavoratori ATA e agli insegnanti quota 96 della scuola e più in generale ai disoccupati in età avanzata; oltre ai giovani che sono rimasti tagliati fuori dal mercato del lavoro per il blocco del turn over, che ha portato la disoccupazione giovanile a superare il livello record del 40%.
Cisl presenterà la propria proposta il prossimo 11 febbraio: per quel periodo è attesa anche la risposta del Governo
Proprio per cercare di rimediare ad una situazione che lo stesso Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha definito "a rischio sociale", la Cisl ha intenzione di presentare una propria proposta risolutiva per il settore della previdenza, in modo da rimediare alle tante situazioni di disagio appena descritte. Il piano sarà presentato il prossimo 11 febbraio 2015, in prossimità della nomina di Tito Boeri alla Presidenza dell'Inps. Proprio per quel periodo sono attese anche le prime proposte da parte del Governo Renzi, visto che a metà febbraio l'economista della Bocconi potrà assumere le proprie funzioni operative all'interno dell'istituto di previdenza italiano.
Incontro tra Poletti e sindacati, gesto di apertura significativo da parte dell'esecutivo
Stante la situazione bisogna registrare che sul tema della previdenza si stanno facendo importanti passi in avanti; se in precedenza il Governo era sempre apparso evasivo (adducendo a problemi di bilancio), nelle ultime settimane si sono susseguiti segnali di apertura incoraggianti, a partire dalle dichiarazioni di Giuliano Poletti che hanno fatto seguito alla bocciatura del Referendum proposto dalla Lega Nord.
In tale occasione il Ministro del Lavoro è tornato a parlare della necessità di un nuovo strumento normativo di flessibilità per consentire il pensionamento anticipato dei lavoratori. Sulla stessa lunghezza d'onda si sono trovati anche i sindacati. La Cgil ha proposto una piattaforma unificata di discussione che sembra aver trovato accoglimento con l'incontro di ieri, mentre anche lo stesso Boeri negli editoriali precedenti alla sua nomina aveva definito come impellente la necessità di arrivare ad un riequilibrio del sistema.
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