Per i tanti lavoratori in età avanzata che attendono una risposta sul delicato tema del pensionamento, il 2015 è iniziato con notizie contrastanti dalla politica. Negli ultimi giorni si sono infatti registrate delle notizie dicotomiche in arrivo sia dai legislatori che dall'Inps, mentre quello che sembra essere l'unico vero antidoto generalizzato alla rigidità del nostro sistema previdenziale (ovvero un provvedimento di prepensionamento anticipato di stampo universale) sembra ancora lontano dal potersi concretizzare. Vediamo di riepilogare tutte le vicende che si sono concretizzate negli ultimi giorni.
Esodati, arriva una nuova apertura dell'Inps per estendere la sesta salvaguardia, ma resta il nodo dell'aspettativa di vita
Una delle vicende che può essere assunta a fulgido esempio dei problemi venutisi a creare con la legge Fornero è quella dei lavoratori esodati. Si tratta di persone in età avanzata che avevano raggiunto degli accordi di prepensionamento con il proprio datore di lavoro e che si sono trovati improvvisamente spiazzati dall'aumento dei requisiti anagrafici avvenuto nel 2011. Di fatto, queste persone sono rimaste senza reddito da lavoro e senza la possibilità di ottenere la pensione dall'Inps; nel corso degli ultimi tre anni sono stati oggetto di sei salvaguardie parlamentari, ma secondo i comitati territoriali non tutti hanno ottenuto i benefici di welfare.
Per porre rimedio alla situazione, l'Inps ha emanato negli scorsi giorni una nota con la quale ha ritenuto di interpretare in via estensiva i benefici dell'ultima sanatoria parlamentare, accettando di fatto nella graduatoria anche coloro che matureranno i requisiti di legge nel 2015. Una misura che però potrebbe essere riequilibrata dall'aumento dell'età anagrafica utile al pensionamento, che si verificherà a partire dal 2016: per poter ottenere la quiescenza, bisognerà infatti maturare 4 mesi in più di anzianità, un elemento che potrebbe nuovamente porre in dubbio il pensionamento di alcune posizioni di disagio, tra cui ovviamente gli stessi esodati.
Lavoratrici con l'opzione donna temono tagliola dei tecnici: Inps verso rifiuto delle domande?
Altro segnale di difficile interpretazione resta il parere dei tecnici sulla vicenda del pensionamento anticipato tramite l'opzione donna. Secondo quanto anticipato dal Corriere della Sera, le valutazioni del Mef sulla sostenibilità dell'operazione sarebbero risultate negative, motivo per cui si teme che alla recente apertura dell'Inps (che ha accettato di protocollare le domande) possa seguire un provvedimento generalizzato di respingimento.
Al momento la questione sarebbe oggetto di un approfondimento congiunto portato avanti dal Ministro dell'Economia Padoan e dal nuovo Presidente dell'Inps Boeri, ma risulta scontato che il 2015 inizia con un nuovo ostacolo per le lavoratrici che vorrebbero far valere il proprio diritto alla quiescenza anticipata.
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