Flessibilità in uscita e pensione anticipata, questi iprincipali obiettivi che il Governo Renzi dovrà raggiungere per permettere amolti lavoratori italiani che ancora non hanno raggiunto i requisiti necessari,di ritirarsi dall’attività lavorativa e quindi, di usufruire dell’assegnoprevidenziale.

“Una manutenzione della Legge Fornero potrebbe essere utile”ha affermato il sottosegretario all’EconomiaPier Paolo Beretta, secondo il quale sarà compito principale del Governo prenderein esame tutte le proposte avanzate finora. Già approvata dal Parlamento quellanorma contenuta nella Legge di Stabilità 2015, che detta le disposizioni sull’abolizionedelle penalizzazioni.

Da nondimenticare che tale norma riguarda i lavoratori che al momento del compimento dei62 anni di età hanno maturato 42 anni di anzianità contributiva.

A tale norma si aggiungono altre ipotesi che tuttora sono inesame dinanzi il Governo. Esse riguardano le flessibilità pensionisticaavanzata da Damiano e dal ministro Poletti. Infatti, tutti coloro che raggiungonoi 62 anni d età e 35 anni di contributi, potranno beneficiare dell’assegno madovranno andare incontro a delle penalità fissate all’8 % ma la suddetta decrescerà nella misura del 2 % per ogni anno di lavoro in più finoad azzerarsi nel momento in cu il lavoratore compie 66 anni di età.

Ancora da prendere in considerazione, l’ipotesi avanzatatempo fa dall’ex ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, EnricoGiovannini, che riguarda il cosiddetto prestito pensionistico, ovvero quel provvedimentoche permetterebbe al lavoratore di usufruire di un assegno pensionistico anticipatofino al raggiungimento dei requisiti necessari alla pensione, e quindi fino almomento in cui percepirà l’assegno pieno.

Dopodiché, il lavoratore dovràrestituire il prestito mediante dei piccoli tagli sull’assegno previdenzialepercepito.

Un’altra valida idea, sarebbe quella sull’estensione dellapossibilità ai lavoratori di optare per il metodo contributivo in cambio dellapensione anticipata. Mentre come proposto ancora dal presidente della CommissioneLavoro alla Camera Cesare Damiano,un nuovo meccanismo basato sulla Quota100 dato dalla somma dell’età anagrafica e anzianità contributiva.

In questocaso, s potrebbe accedere alla pensione con il perfezionamento dei 62 anni dietà e 38 anni di contribuzione, con 61 anni di età e 39 anni di contributi oancora 60 anni di età e 40 anni di contributi effettivamente versati.