Nella giornata di lunedì 16 febbraio c'è stato un incontro al Miur tra i sindacati e il ministro Stefania Giannini, di cui viene data notizia dai siti dedicati all'insegnamento quali Tecnica della Scuola e Orizzonte Scuola, avente per argomento la riforma della scuola. A indicare alcune novità salienti e di stampo positivo è il rappresentante della Uil Massimo Di Menna. Nel prossimo decreto di riforma della scuola ci sono le conferme delle assunzioni già annunciate (circa 140.000 docenti delle Gae) e novità quali l'inserimento dei precari con 36 mesi di servizio.

Le novità

Il decreto di riforma della scuola dovrebbe contenere l'immissione in ruolo di tutti quei docenti precari che abbiano svolto servizio nelle scuole per almeno 36 mesi di servizio, includendo tutti quelli che si sono abilitati dal 2011 in poi. Questo è quello che riferisce Di Menna della Uil in ordine all'incontro avuto ieri con Stefania Giannini. Pare che l'esecutivo abbia fatto marcia indietro in seguito al fioccare dei ricorsi per la mancata stabilizzazione che stanno producendo sentenze contro il Miur in tutti i tribunali italiani. Anche il merito dei docenti in ragione del 66% viene definitivamente accantonato per le criticità insite nel provvedimento.

Le raccomandazioni

Le organizzazioni sindacali presenti all'incontro avrebbero poi espresso le loro perplessità riguardo alle modifiche allo studio su orari di lavoro, progressione di carriera e retribuzione esortando a non agire di impulso senza una consultazione efficace con le parti interessate.

A pochi giorni dall'emanazione del decreto attuativo di riforma scolastica non diminuisce il sentimento di protesta dei precari che oggi manifestano con un sit-in davanti al Miur di Viale Trastevere. Il livello di attenzione rimane elevato stanti le criticità parlamentari che in questi giorni producono dubbi circa la tenuta dell'esecutivo a guida Renzi, con le opposizioni pronte alle dimissioni per far cadere il governo.

Fioroni propone un piano biennale

In una intervista concessa a Italia Oggi l'ex ministro dell'istruzione Fioroni parla di numeri per i quali nella scuola italiana si sono sviluppate ben 137.000 supplenze così ripartite: 59.000 unità dalle Gae e 78.500 dalle Graduatorie di Istituto. Rivolto a questi ultimi esprime la convinzione che anche loro debbano rientrare nel piano di stabilizzazione onde non inficiare ulteriormente la didattica e limitare il rischio ricorsi stimato in ben 6 miliardi di spesa per risarcimento ai danni delle casse dello Stato. Meglio sarebbe, secondo Fioroni, pensare a un piano biennale che preveda il coinvolgimento dei precari delle Gi.