Continuano ad arrivare importanti novità riguardo a pensioni lavoratori precoci e opzione donna: in merito ai primi non possiamo non dar conto delle ultime dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, che parlando di previdenza e prepensionamento è tornato a ribadire come la 'sua' Quota 100 sia 'una proposta solida e robusta'. Configurare una Quota 100 significherebbe porre il destino dei lavoratori nelle loro stesse mani, con un'uscita dall'impiego che a quel punto dipenderebbe esclusivamente dalle proprie scelte: il pensionamento potrebbe così risultare possibile a Quota 60 anni di età più 40 di contributi o a Quota 61 più 39 di contributi e così via lungo un percorso che comunque lo si guardi avrebbe nelle decisioni dei lavoratori il proprio centro di gravità.
Passando dal caso Pensioni lavoratori precoci all'opzione donna vanno ancora una volta evidenziate le dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Commissione Lavoro, che ha nuovamente invitato il governo Renzi a intervenire facendo si che venga rivista 'un'illegittima presa di posizione da parte dell'Inps'. Daniella Maroni, leader del Comitato Opzione Donna, continua intanto a condurre la propria battaglia: per i prossimi giorni sono previsti nuovi meeting riferiti alla class action che a breve verrà condotta contro lo stesso INPS. L'obiettivo è chiaro, ottenere la proroga dell'opzione donna sino a tutto al 2015.
Pensioni lavoratori precoci e opzione donna, uscita a 60 + 40 e nuovi meeting class action - Cesare Damiano protagonista del dibattito
'Aprire un tavolo di confronto serio sulla flessibilità in uscita, sugli esodati e sulle ricongiunzioni onerose dopo il 20 Febbraio': questo l'incipit delle dichiarazioni rilasciate da Cesare Damiano, che toccando indirettamente anche il caso pensioni lavoratori precoci ha ricordato al governo Renzi l'assoluta necessità di intervento lato previdenza: 'Il Ministro Poletti ha dichiarato che dopo il Jobs Act ci sarà spazio per un confronto, una riflessione seria, per una revisione dell'età pensionabile […] Siamo contenti ma bisogna anche rimuovere quelle restrizioni che impediscono alle lavoratrici di accedere all'opzione donna nel 2015, una interpretazione illegittima imposta dall'INPS nel 2012 in accordo però con i titolari del Lavoro e dell'Economia dell'epoca' ha poi proseguito Damiano spostando il centro focale del proprio ragionamento sull'opzione donna. In effetti l'ex ministro ha sempre avuto un ruolo da protagonista all'interno del dibattito previdenziale, e adesso più che mai dà l'impressione di poter guidare, in coabitazione con Poletti, Boeri e Renzi, l'iter di riforma. L'ormai famosa Quota 100 si rivelerebbe vitale in ottica pensioni lavoratori precoci ma sbloccherebbe anche la situazione previdenziale di parecchi altre categorie lavorative, 'imprigionate' in impieghi dai quali non si riesce ad 'uscire' per via di requisiti di accesso al pensionamento sempre più stringenti.Passando dai lavoratori precoci all'opzione donna il dibattito sale d'intensità: stanco per le promesse mai mantenute, il Comitato Opzione Donna è passato all'attacco mediante l'allestimento di una serie di misure volte ad organizzare una class action contro l'INPS. Il punto di riferimento del Comitato è la pagina Facebook ufficiale all'interno della quale il leader del movimento, Daniella Maroni, continua a dare istruzioni su come comportarsi per aderire alla class action. Per i prossimi giorni, segnatamente per venerdì 20 e sabato 21 febbraio, sono previsti nuovi incontri con gli avvocati cui si è rivolto il Comitato, meeting indetti per farsi un'idea più precisa e organizzare le azioni burocratiche in vista della stessa class action. Seguiremo i prossimi aggiornamenti, se desiderate rimanere informati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' poco sopra il titolo del pezzo.