Nelle cronache degli ultimi anni troppo spesso si è parlato di cittadini che decidevano di non dichiarare la morte di un padre o di una madre continuando a percepire la pensione Inps. Si tratta di una delle truffe più usuali all'interno del mondo dell'evasione fiscale e nella maggior parte dei casi si tratta di provvedimenti che vengono attuati con la complicità del medico che non denuncia il decesso del pensionato. Proprio contro questi casi che, in fatto di truffe all'INPS, sembrano quelli più usuali, l'Ente ha deciso di attivare forme di controllo più restrittive.
Trasmissione certificati via telematica
Per ridurre i tempi di presentazione e di segnalazione del decesso del pensionato l'INPS mostra una procedura interamente telematica da seguire per inviare la documentazione. A questa procedura i medici possono accedere direttamente dal portale ufficiale dell'Ente. Si tratta di una presa di posizione prevista da Ddl Stabilità e che prevede l'obbligo per i medici necroscopi dell'invio telematico della certificazione. La segnalazione dovrà essere effettuata entro e non oltre le 48 ore a decorrere dall'ora dell'avvenuta morte dell'individuo. In caso di ritardi le sanzioni sono dirette al responsabile comunale dell'anagrafe che ha in carico il procedimento amministrativo e vanno da 100 a 300 euro.
Per accedere al servizio di invio telematico della documentazione è necessario collegarsi alla homepage del sito dell'INPS, andare nella sezione "Servizi On-line" in cui selezionare la voce "tipologia utente". A questo punto tra le varie scelte che si apriranno davanti a voi selezionate "Medici Certificatori" e di seguito "Certificato di constatazione del decesso".
Prestazioni in denaro versate al pensionato
Per quanto riguarda le prestazioni in denaro già corrisposte dall'Ente nei confronti del pensionato deceduto, le banche o gli istituti postali presso cui è presente il conto su cui veniva mensilmente accreditata la pensione devono essere restituiti all'INPS. In caso le somme non siano presenti sui conti gli istituti saranno tenuti a trasmettere le generalità del soggetto che risulta aver usufruito del denaro e sarà l'Ente in eventuale caso a richiedere la restituzione.