Torna in auge il dibattito riferito a gestione separata INPS e partite IVA, con il governo Renzi che dovrebbe presto intervenire anche in ottica Regime dei Minimi 2015: la data clou da cerchiare in rosso sul calendario è quella del 20 febbraio prossimo, quando si terrà il consueto Consiglio dei Ministri. Al centro del meeting la riforma del fisco, con una buona parte dell'incontro che verrà dedicata alle partite IVA; oltre a dover stabilire come muoversi in ottica Regime dei Minimi 2015, il governo Renzi dovrà decidere come agire sulla questione dei contributi previsti per iscrizione e fruizione della gestione separata INPS, con le aliquote di riferimento che in assenza di correttivi saliranno dal 27 al 33%.
Ad aver nuovamente esortato il governo Renzi ad analizzare il caso con grande attenzione è stato il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, sicuro di come si debba 'dare un segnale forte' bloccando le aliquote all'attuale soglia di riferimento. Per capire di cosa si stia parlando, la gestione separata INPS è un fondo pensionistico istituito dalla celebre riforma Dini, un provvedimento attuato con lo scopo di dare tutela previdenziale alle categorie che sino a quel momento ne erano rimaste prive; tra le varie misure fu prevista anche la creazione di una gestione separata che da quel momento in poi avrebbe accolto un gran numero di liberi professionisti. Ecco perché la questione dei contributi agganciati alla stessa gestione separata INPS sta molto a cuore alle partite IVA, categoria a dir poco massacrata dal governo Renzi.
Chi volesse procedere in autonomia all'iscrizione presso la gestione separata INPS è tenuto ad autenticarsi sul portale Web dell'Ente e a visitare la pagina rintracciabile attivando il seguente link: http://www.inps.it/portale/default.aspx?iiDServizio=251. Ulteriori informazioni sulla natura della stessa gestione separata sono poi disponibili sul portale online dell'INPS (ecco il link: http://www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=5768).