E' previsto per oggi il primo dei numerosi meeting che vedranno impegnati da una parte il ministro del lavoro Giuliano Poletti e dall'altra i membri delle più importanti confederazioni sindacali, un ciclo di incontri istituito con l'intento di ripensare il nostro sistema previdenziale. Nel tavolo di quest'oggi si parlerà principalmente del mercato del lavoro in entrata e del necessario riordino delle tipologie contrattuali, nei prossimi invece si getteranno le basi per un riassetto dell'istituto della pensione anticipata 2015, un percorso che tutti gli attori in gioco si augurano possa condurre a tratteggiare un iter anti-Legge Fornero.

'Il Parlamento deve azzerare la riforma Fornero e avviare un nuovo percorso legislativo che sia ampiamente condiviso dalle parti sociali' ha dichiarato al riguardo il segretario generale della CISAL Francesco Cavallaro. Sembrano già finite nel dimenticatoio le parole pronunciate da Mario Monti due giorni fa, quanto l'ex premier sottolineò che 'senza la Legge Fornero lo Stato non sarebbe più stato in grado di pagare le Pensioni'. Parti sociali, sindacati e forze politiche (non tutte ma una buona fetta senz'altro) invocano dunque un'inversione di rotta che possa finalmente segnare un perentorio addio alla Legge Fornero, un provvedimento che negli anni ha costretto i vari governi che si sono susseguiti a ratificare misure di salvaguardia per oltre 14 miliardi di euro.

Cambiare è dunque un imperativo chiave, con la configurazione di Quota 100 che appare al momento l'ipotesi di riassetto più probabile per quel che concerne l'istituto della pensione anticipata 2015.

Pensione anticipata 2015 e iter anti-Legge Fornero, Poletti, Quota 100 e sindacati: meeting al via, obiettivo costruire una riforma condivisa

L'avvio dei primi tavoli di confronto convocati con l'intento di riformare la pensione anticipata 2015 e di iniziare a gettare le basi in vista della costruzione di un iter anti-Legge Fornero può dunque essere letto come una svolta. Un punto importante ma non decisivo perché tutte le parti in causa dovranno dimostrare grande lungimiranza nello sfruttare il clima distensivo che si respira dalle parti di Palazzo Chigi. 'Bisogna provvedere con assoluta priorità ad una strutturale riforma fiscale e a un ripensamento del sistema contributivo italiano perché i cittadini sono stati massacrati dall'attuale impostazione' ha sottolineato Cavallaro di CISAL. Anche le forze politiche paiono concordi nell'avviare un percorso diametralmente opposto a quello che ha portato alla configurazione della Legge Fornero: 'La povertà dei giovani di oggi sarà la povertà di domani. Se non ci sbrighiamo a cambiare le cose accadrà una vera catastrofe che ucciderà speranza e futuro - ha dichiarato il leader Idv Ignazio Messina - Secondo quanto emerge dal rapporto del Censis il 40% dei lavoratori dipendenti tra 25 e 34 anni ha una retribuzione netta media di 1.000 euro al mese e in futuro avrà pensioni bassissime […] Aboliamo la legge Fornero e ripensiamo un nuovo modello pensionistico'.



Per quanto concerne le proposte di riassetto della pensione anticipata 2015, l'ipotesi di istituire Quota 100 continua a prendere sempre più quota. Ad averla formulata è il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, certo di come si tratti di una soluzione 'robusta e ragionevole' in grado di venire finalmente incontro alle esigenze dei lavoratori. L'impressione corrente è che per giungere ad una svolta reale dalle parti di Palazzo Madama si debbano davvero mettere nei panni dei diretti interessati, dei cittadini, di chi ha perso l'impiego, di chi non ha un reddito, di chi ha 60 o 61 anni e dopo una vita di lavoro non riesce a maturare il diritto al pensionamento. Seguiremo tutti gli sviluppi, se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' poco sopra il titolo del pezzo.