Purtroppo a oggi, 10 febbraio, le ultime news sulle pensioni 2015 di donne e uomini sono tutt'altro che buone: l'Inps ha reso noti dati concernenti le proiezioni future per gli importi minimi degli assegni pensionistici e gli attuali 502 euro mensili di minimo sembra siano destinati, drammaticamente, a divenire un miraggio per i prossimi anni. Si pensi che secondo le stime un dipendente di trent'anni con reddito di 1000 euro al mese netti arriverà a percepirne 408, mentre un lavoratore autonomo nelle medesime condizioni ne percepirebbe solo 341.

Senza il famoso paracadute che va a integrare gli importi degli assegni fino al minimo la situazione, come si può già intuire, sarà davvero difficile per moltissimi italiani e italiane.

Pensioni 2015 donne e uomini, ultime news dall'INPS sugli assegni: calcoli ed esempi

L'istituto previdenziale per le Pensioni di donne e uomini ha dichiarato che sono stati poco più di 50 mila i vitalizi corrisposti con sistema contributivo, e le proiezioni create per CorrierEconomia da Progetica vedono tutte le problematiche che attanaglieranno i contribuenti con redditi bassi o grandi discontinuità nel pagamento dei contributi previdenziali (che con il precariato sempre imperante non sono certo inusuali).

La batosta è correlata al fatto che contribuenti con 20, 30 o anche 35 anni di anzianità contributiva, anziché i 40 anni e oltre anni richiesti, si ritroveranno con pensioni molto basse e al contempo nessun paracadute, a differenza di quanto accadeva prima della legge Dini dedicata al contributivo. Se prima arrivava comunque l'integrazione statale per le pensioni di donne e uomini, in futuro non sarà più così.

Ed ecco alcuni esempi purtroppo estremamente comuni considerando l'attuale stato del mondo del lavoro in Italia: un ragazzo inizia a lavorare a trent'anni percependo mille euro netti, a 65 e 9 mesi avrebbe 514 euro di vitalizio ponendo che continui la crisi economica e il suo stipendio non cambi. Nel caso i venti dell'economia dovessero cambiare potrebbe arrivare a 600 euro al mese, mentre se dovesse ottenere diversi aumenti e giungere a guadagnare 2000 euro, infine, l'assegno pensionistico sarebbe comunque di 743 euro al mese (sempre netti): una cifra non certo astronomica.

E nei casi in cui gli anni di lavoro sono di meno si arriva sotto la soglia dei 502 euro minimi attuali, facile pertanto rendersi conto di quale fosco futuro attenda i giovani e non tanto giovani a livello previdenziale.

Pensioni 2015, ultime news dall'INPS: le proiezioni a seconda dei casi e le tante variabili

Va da sé che le ultime news sulle pensioni in questo 2015, per donne e uomini come per dipendenti pubblici, privati e lavoratori autonomi, vanno prese con le pinze: si tratta di dati ufficiali ma naturalmente le variabili da tenere in conto sono numerose, a partire dai requisiti di età per la pensione che varieranno per via dell'adeguamento alla speranza di vita nel nostro paese, e che comunque potrebbero anche variare per via di interventi politici futuri.

I cittadini interessati possono comunque ottenere una proiezione relativa alla propria condizione utilizzando calcolatori online per la pensione come quello disponibile sui siti de Il Corriere e de Ilsole24ore. Occorre comunque considerare anche questioni di difficile previsione al momento come l'andamento del prodotto interno lordo e i possibili aumenti di retribuzione di un lavoratore nel corso del tempo, ma come testimoniano le ultime notizie e gli ultimi dati dell'INPS, di certo la situazione che si prospetta è tutt'altro che rosea.