La sostenibilità e la flessibilizzazione del sistema previdenziale, sia esso di tipo pubblico o privato, non può che passare da un ripensamento di quelli che molti definiscono come diritti acquisiti. Ne è convinto il Presidente della Cassa professionale dei Ragionieri Luigi Pagliuca, che è intervenuto a Roma durante un convegno organizzato in merito all'evoluzione delle libere professioni. I toni utilizzati dal diretto interessato sono quasi drammatici: "la politica ha oggi la responsabilità di garantire la sopravvivenza della nazione", facendo notare che il sistema pensionistico è attualmente squilibrato in favore di chi ha già ottenuto la quiescenza con il meccanismo retributivo, mentre i più giovani e i lavoratori disagiati risultano fortemente penalizzati.

"Così non va" prosegue Pagliuca, spiegando che "in questo scenario, la magistratura non può restare ancorata alla questione dei diritti acquisiti, perché bisogna tutelare tutti i cittadini". L'atto di accusa è rivolto ovviamente alle più recenti sentenze della Cassazione, che nel caso specifico si è espressa contro il ricalcolo contributivo deciso da alcune casse, al fine di riequilibrare almeno parzialmente i conti di bilancio.

Sottosegretario Ferri sottolinea i limiti del sistema: alle casse private manca equità ed equilibrio

"Il sistema non regge più dal punto di vista economico, ma anche da quello dell'equità": sono le dichiarazioni del sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri, che ha commentato la vicenda spiegando che in passato si è sottovalutato l'impatto di certe decisioni.

Sebbene le soluzioni proposte possano essere molteplici, serve una decisa presa di posizione della politica, affinché si possa ripensare al sistema secondo dei principi non solo di sostenibilità, ma anche di equità. Molto può essere fatto anche nel settore delle casse professionali, ad esempio attraverso la fusione dei 22 istituti previdenziali privati, in modo da favorire le economie di scala e mitigare le situazioni più complicate.

Diritti acquisiti anche nell'Inps? Passaggio parziale al contributivo potrebbe essere una delle ricette di Boeri per flessibilizzare il sistema. Nuovo intervento di Damiano.

Stante la situazione, resta evidente che il problema del riequilibrio previdenziale attraverso il calmieramento di almeno una parte dei diritti acquisiti resta uno dei punti caldi del dibattito politico.

Il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano ha parlato di argomento complesso, sottolineando che "buona parte della politica ignora questi problemi". Ma l'eliminazione della sperequazione orizzontale (tra gli stessi lavoratori) e verticale (ovvero tra diverse generazioni) è stata oggetto di diversi editoriali anche da parte del Neo Presidente dell'Inps Tito Boeri, che ha provato a delineare in bozza dei sistemi di riequilibrio contributivi. È proprio grazie a simili meccanismi che potrebbero diventare possibili delle nuove opzioni di flessibilità del sistema, come ad esempio la quota 100 proposta più volte dallo stesso Damiano, che permetterebbe di risolvere molte situazioni di mancato accesso all'Inps tutt'ora sperimentate tanti lavoratori disagiati.

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