Con l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica, molti italiani pensavano che la situazione del sistema previdenziale sarebbe cambiata in meglio. Invece, dopo il "No" al referendum della Lega nord per cancellare la legge Fornero da parte dell'ex giudice della corte costituzionale e attuale capo dello stato, la riforma pensioni 2015 sembra essere destinata a non arrivare. Addirittura, in questi giorni dovrebbe arrivare anche il ricalcolo dell'importo percepito dai pensionati: rispetto al 2014, l'importo sarebbe meno consistente, andando ad intensificare le già note difficoltà degli anziani e di tutte quei pensionati che non arrivano a fine mese.

L'inserimento di una nuova voce nel cedolino della prestazione previdenziale, causerà infatti una rivalutazione della pensione: trattasi del "conguaglio pensione da rinnovo". Un sistema che deriva dall'adeguamento dell'inflazione del 2014 e attuato per ridurre mensilmente l'1,2% dall'assegno percepito: una nuova trattenuta che va ad incidere per 5,40 euro su una pensione minima, e circa 12,00 euro su una pensione di 1000,00 euro. Chi deve preoccuparsi? Naturalmente, devono preoccuparsi di tale riduzione, tutti i pensionati che percepiscono una pensione per un valore fino a poco sopra i 1500,00 euro mensili.

Per questi ed altri motivi, la riscrittura di una riforma previdenziale pare al momento quasi improbabile, almeno da parte del governo e dal nuovo capo dello stato.

Una qualche possibilità per una modifica previdenziale, sarebbe di natura parlamentare: le proposte inviate sono molte e in questi mesi se ne è parlato. Qualcosa si sta muovendo, ma se il governo Renzi non deciderà di procedere, sarà molto dura attuare un qualcosa che non è stato approvato anche dal gruppo del premier. La nomina di Tito Boeri come Presidente designato dell'INPS potrebbe dare quella spinta che tutti aspettano, ma non è tutto oro quello che luccica.

Secondo il decreto presidenziale che verrà emanato da Sergio Mattarella, verrà data priorità al risanamento dei buchi di bilancio dell'istituto previdenziale, e solo in un secondo tempo alla risoluzione dei problemi legati agli effetti della riforma Pensioni Fornero. Per quanto riguarda invece la pensione anticipata, ancora nessuna novità concreta.