Continuano anche in questa settimana le notizie sul comparto scuola questa volta con delle novità abbastanza buone, ovvero la creazione di un bando di concorso per 60 mila docenti. A differenza delle notizie della scorsa settimana, che avevano visto il Ministro Madia al centro delle polemiche per la ormai "famosa" circolare n 2 con cui si cercava di abolire l'istituto del trattenimento in servizio una volta arrivati all'età pensionabile nel tentativo di liberare dei nuovi posti. Questa settimana invece sembra partire con il piede giusto grazie alla notizia della creazione di un bando per 60 mila docenti e secondo alcune indiscrezioni circolate sulla rete, della possibilità di indennizzi da parte del Miur per gli insegnati precari che non sono stati assunti.
Concorso Scuola 2015: novità bando del Miur e indennizzi per i precari: al via il mega bando per 60 mila posti
Il governo Renzi si è messo al lavoro per preparare il mega bando da 60 mila posti che sarebbe pronto già a giugno di questo anno. Dopo i proclami fatti dal Governo lo scorso anno in pompa magna Matteo Renzi sembra cercare di mantenere la promessa dell'assunzione di centoventimila insegnati nel quadriennio 2015-2019. Come anticipato all'inizio di questo articolo, la notizia del bando di concorso per 60 mila docenti è come la manna dal cielo per la miriade di insegnati che da anni ormai aspettano che il Governo mantenga le promesse fatte.
Il concorso per la scuola 2015, che inizialmente era stato disposto solo per 40 mila docenti, adesso verrà esteso ad una platea più ampia, arrivando a comprendere anche circa 18-20 mila insegnanti che attualmente stanno lavorando con un contratto ponte.
Il nuovo concorso dovrebbe essere pronto entro giugno del 2015 con le prime prove da sostenere in ottobre. Ma un'altra notizia molto importante riguarda da vicino i precari della scuola: il Miur ha intenzione di indennizzare tutti gli insegnanti precari che non sono stati assunti ingiustamente con indennizzi che partono dalle 2 mensilità e mezzo fino a 10 mensilità di stipendio. Il criterio su cui si baseranno i nuovi indennizzi cambia in base al periodo in cui si è stati con un contratto a termine: più si è stati precari più si percepirà anche se resta da sciogliere il nodo riguardante le coperture economiche anche se il Miur fa sapere che comunicherà al più presto al Mef le cifre esatte della platea dei beneficiari.