"Stiamo lavorando ad una proposta organica su assistenza e previdenza da presentare entro l'estate" ha dichiarato il Presidente dell'Inps Tito Boeri durante una recente intervista televisiva su La7, sottolineando anche che ritiene prioritario introdurre "più flessibilità per l'accesso alla pensione, ma dentro regole sostenibili". Si tratta di dichiarazioni importanti, soprattutto in confronto al fatto che il Governo nelle ultime settimane ha sembrato voler prendere più tempo per arrivare alla costituzione di nuove proposte. Ad ogni modo, il segnale di cambiamento è importante, anche perché Poletti ha spiegato di voler sentire lo stesso Boeri prima di incontrare i sindacati, al fine di cominciare a pianificare un piano d'azione.

Secondo quanto rivelato durante la trasmissione "Otto e mezzo", il focus dell'Inps andrebbe a riguardare principalmente i lavoratori disagiati o disoccupati in età avanzata, nella fascia di età che va dai 55 ai 65 anni. Ma indirettamente una misura di flessibilità dedicata a questa platea di soggetti aprirebbe anche le porte del primo impiego ai tanti giovani rimasti tagliati fuori dal mondo produttivo, a causa del blocco nel turn over. Per quanto riguarda le tempistiche, la nuova proposta di Boeri potrebbe arrivare già nel prossimo mese di giugno.

Pensioni 2015-2016: arrivano nuove dichiarazioni di Cesare Damiano

Sull'intervento di ieri sera da parte di Tito Boeri in merito alla flessibilizzazione delle Pensioni sono arrivati nella giornata di oggi i commenti del Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano, che vede in modo interessante l'apertura dell'istituto pubblico verso un cambiamento dell'attuale situazione.

"È positivo il fatto che Poletti e Boeri stiano lavorando sulle pensioni", ma l'ex Ministro del Lavoro afferma anche che "l'idea di Boeri di tosare le pensioni in essere liquidate con il retributivo può essere pericolosa, se non si affrontano per prima cosa i privilegi di chi ha goduto di contribuzioni più basse e regole più generose".

Il Rischio, secondo Damiano, riguarderebbe l'arrivo di nuove penalizzazioni nei confronti di chi fatica già a coprire il costo della vita con le attuali mensilità, senza contare che le attuali pensioni retributive spesso agiscono da welfare familiare indiretto, diventando un supporto economico per figli e nipoti.

Anticipate e reddito di sussistenza: i nuovi meccanismi di welfare allo studio dei tecnici

Stante la situazione, non è neppure chiaro se un nuovo sistema di pensionamento anticipato possa effettivamente risultare una soluzione definitiva per i tanti problemi incontrati dai lavoratori nell'attuale contesto economico. Lo stesso Boeri suggerisce di non fermarsi alla flessibilità previdenziale, ma di fornire a chi ha superato i 55 anni di età anche un reddito minimo di sussistenza, che dovrebbe diventare una "soluzione ponte" utile a raggiungere i criteri minimi di quiescenza, nel caso le persone in questione non riuscissero ad inserirsi nuovamente nel mercato.

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